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Calendario Pirelli 2022, un’edizione “on the road” con la firma di Bryan Adams: niente nudo, solo talento

Marco Tronchetti Provera, ceo di Pirelli: "La sua idea di unire il mondo della musica con quello della strada e del viaggio ci è sembrata perfetta per un’edizione speciale del nostro Calendario: da una parte, infatti, torniamo dopo lo stop causato dal Covid, dall’altra il 2022 coincide con i 150 anni di Pirelli"

di Januaria Piromallo

Come sarebbe il Pianeta senza the Cal? Molto più brutto. Dopo un’anno di “dolorosa” pausa Covid, eccolo ritornato in forma, più bello che mai, il calendario culto e da collezione. Perché The Cal non è solo un bel oggetto d’intrattenimento ma è anche un luogo d’immaginazione e d’ispirazione. Nell’ edizione 2022 il fil rouge è stato il raccontare dietro le quinte, le tournée, la fatica, ma anche la quotidianità (che qui non ha nulla d’ordinario) delle rockstar. Essendo Bryan cresciuto tra note e chitarre, essendo anche lui una celebrity della musica, compositore (e fotografo ca va sans dire) è un po’ come se avesse messo in mostra se stesso. Si è identificato con i suoi “colleghi” ma anche coltivato il piacere della scoperta e della sorpresa.

Le coulisse di un lavoro “On the Road”, da qui il titolo di The Cal. E ha composto pure un brano, On the road, appunto, che sarà inserito nel suo prossimo album. “Quante ne ha scattate per poi selezionare le 12 finalissime, un mix armonioso di forme in un packging in stile vinile? Qualche centinaia, realizzate tra Los Angeles e Capri, undici artisti più il suo autoritratto in chiusura, per il mese di dicembre (la prima volta nella storia di The Cal): St. Vincent (che presta il volto alla copertina) Cher, Rita Ora, Iggy Pop Jennifer Hudson, Kali Uchis, Saweetie (immortalata all’hotel La Scalinatella), Grimes, Bohan Phoenix.

Pensare che l’artista lavorava a The Cal già dallo scorso anno, poi l’arrivo del Covid ha posticipato gli scatti. “Quando mi hanno contattato ho incrociato le dita dietro la schiena”. Il suo nome si aggiunge a quello di mostri sacri della fotografia, come Terry Richardson, Steve McCurry, Steven Meisel, Annie Leibovitz, Peter Lindbergh, Paolo Roversi e tanti altri. “Per me è un onore incredibile“, ha commentato Adams che non ha voluto modelle bensì artisti: “Per me il fascino sta in chi è emotivamente connesso al suo impegno. Non confonderò mai il bello con la superficie”. Niente nudo, quindi, solo talento.

L’idea apprezzatissima da Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e ceo di Pirelli: “Conosco e apprezzo Bryan da anni. La sua idea di unire il mondo della musica con quello della strada e del viaggio ci è sembrata perfetta per un’edizione speciale del nostro Calendario: da una parte, infatti, torniamo dopo lo stop causato dal Covid e cerchiamo di riprendere progressivamente la normalità, dall’altra il 2022 coincide con i 150 anni di Pirelli. Anche noi, sempre on the road”.

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