Gli effetti dell'avvelenamento hanno cominciato a farsi sentire il giorno dopo, quando il bambino di tre anni è morto: nell’arco delle 24 ore successive altre sei persone sono decedute
Sette persone, tra cui un bambino di tre anni, sono morte dopo avere mangiato carne di tartaruga avvelenata a Pemba, un’isola dell’arcipelago semiautonomo di Zanzibar, in Tanzania. La carne di tartaruga è considerata una prelibatezza tra gli abitanti delle isole e delle aree costiere della Tanzania, ma in rari casi può risultare tossica a causa di un avvelenamento da cibo conosciuto come chelonitossismo. Come è successo in questo caso: alla base dell’avvelenamento potrebbe esserci infatti il cibo mangiato dalla stessa tartaruga, in particolare un’alga di cui questi animali si nutrono e che è velenosa per gli esseri umani.
Secondo quanto ricostruito dalle autorità locali e riferito alla Bbc dal comandante della polizia locale, Juma Said Hamis, ben 5 famiglie avrebbero consumato la stessa carne, tutte residenti nel villaggio di Msuka Taponi: subito dopo il pasto, 38 persone hanno avuto sintomi da intossicazione e per loro si è reso necessario il ricovero in ospedale. Gli effetti dell’avvelenamento hanno cominciato a farsi sentire il giorno dopo, quando il bambino di tre anni è morto: nell’arco delle 24 ore successive altre sei persone sono decedute.