Da 400 a 1000 euro di multa per chi accede a feste, spettacoli, ristoranti e bar senza il “super green pass” (quello che viene dal vaccino o dalla guarigione). Stessa sanzione per i passeggeri di bus, treni (di qualunque categoria) e aerei trovati senza il certificato “base” (che comprende anche il tampone negativo valido 48 ore). Ecco cosa rischia, dal prossimo 6 dicembre, chi non è in regola con le previsioni del decreto-legge 172 del 26 novembre, che ha introdotto il pass rafforzato per le attività ricreative ed esteso quello base ai mezzi di trasporto pubblico. Per quanto riguarda i controlli, lunedì la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha incontrato in videoconferenza i prefetti e i questori dei capoluoghi di regione per dare indicazioni pratiche per l’entrata in vigore del decreto. Le indicazioni verranno ora recepite nei piani territoriali predisposti dai prefetti, una volta sentiti i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica. La ministra ha promesso “controlli più serrati sulla certificazione verde con una particolare attenzione alle aree e alle fasce orarie di maggiore afflusso di persone”: ai prefetti è stato chiesto “di mettere a punto dispositivi dedicati per i controlli sugli utenti del trasporto pubblico locale con modalità condivise con le aziende di servizio nell’ambito dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Con lo stesso provvedimento, il governo ha ampliato l’obbligo vaccinale – in questo caso a partire dal 15 dicembre – a una serie di categorie ulteriori rispetto agli operatori sanitari. Eccole: personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza (compresi i servizi di intelligence) e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e del dipartimento di giustizia minorile, amministrativi della sanità. Chi non è in regola per cinque giorni di seguito, come già avviene per i sanitari, sarà soggetto alla “sospensione dal diritto di svolgere l’attività lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”, per un massimo di sei mesi a partire dal 15 dicembre. Lavorare senza pass “rafforzato” comporta una sanzione da 600 a 1.500 euro, mentre il datore di lavoro che non controlla rischia da 400 a 1000 euro. Oltre che al trasporto pubblico, il decreto ha esteso la necessità di green pass “base” a un elenco di altre attività, tra cui palestre, piscine, spogliatoi e strutture ricettive, mentre sul luogo di lavoro resta necessaria la versione “base”. Tutte le disposizioni si applicano anche in zona bianca.