"La gente veniva uccisa nelle camere a gas, oggi le persone vengono gasate attraverso le mascherine!", aveva scritto su Facebook mesi fa l'uomo che è stato condannato a pagare un'ammenda di 1.800 euro. Per il giudice tale affermazione banalizza le sofferenze causate dai nazisti agli ebrei. E il Land meridionale della Germania annuncia la stretta sui parallelismi tra misure anti-Covid e nazismo nelle manifestazioni
Chi paragonerà le restrizioni anti-Covid alla Shoah rischia una condanna per aver minimizzato lo sterminio degli ebrei. Lo ha deciso un giudice di Wandsbeck, un sobborgo di Amburgo, creando un precedente al quale la Baviera ha già deciso di volersi allineare, come scrive il Corriere, per contrastare la diffusione di messaggi negazionisti che creano un pericoloso, quanto improprio, parallelo tra i provvedimenti legati alla pandemia e i soprusi subiti dalle comunità ebraiche in epoca nazista. Così, nel Land meridionale della Germania sarà vietato esporre la stella di David durante manifestazioni pubbliche di protesta.
“La gente veniva uccisa nelle camere a gas, oggi le persone vengono gasate attraverso le mascherine!”, aveva scritto su Facebook mesi fa l’uomo che è stato condannato a pagare un’ammenda di 1.800 euro. Per il giudice tale affermazione banalizza le sofferenze causate dai nazisti agli ebrei. L’imputato si è difeso in tribunale sostenendo di volersi riferire alle camere a gas con cui vengono eseguite le condanne a morte negli Stati Uniti. Cosa che, però, non accade.
Il collegamento tra Covid e Shoah preoccupa anche perché in Germania le formazioni della destra estrema stanno cavalcando la protesta contro le misure di contenimento, così come avvenuto in Italia nel caso di Forza Nuova e come sta avvenendo anche in Austria. Alternative für Deutschland parla apertamente di “dittatura dei vaccini”, prendendosela nel contempo con i migranti che entrano in Polonia. In Sassonia e in alcuni Länder dell’ex Germania est, dove Afd supera il 20% dei consensi, le percentuali di vaccinati sono le più basse del Paese e il numero dei contagiati, di conseguenza, è quattro volte la media nazionale.
In Germania il codice penale prevede una pena fino a 3 anni per l’apologia del nazismo. Anche l’uso del saluto romano in pubblico è sanzionato. Le autorità di polizia sono anche molto attente a oscurare post e messaggi sui social che possano in qualche maniera risultare “nostalgici”. Nel gennaio del 2020 è invece stato messo al bando e dichiarato fuorilegge il movimento Combat 18 che si ispirava a teorie hitleriane ed era legato alla rete internazionale Blood & Honour.