Anche quest’anno, per la quinta edizione di fila, è stato consegnato il Premio Valeria Solesin a 12 studenti universitari che portano avanti il lavoro della ricercatrice scomparsa nell’attentato del Bataclan il 13 novembre 2015. Un riconoscimento che permette di passare il testimone a nuove generazioni di studiosi che vogliano mettere al centro delle loro opere le tematiche care alla ricercatrice veneziana. Alla cerimonia di premiazione era presente anche la mamma, Luciana Milani.
Sono stati dodici i lavori selezionati dal Comitato Scientifico, che hanno affrontato, partendo da punti di vista e chiavi di analisi differenti, il tema de “Il talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia nel nostro paese”. Vario anche l’ambito di studi delle tesi premiate, da quello giuridico a quello sociologico e psicologico, da quello politico-economico a quello statistico, con spunti anche a partire dall’analisi di fenomeni di stringente attualità come la sostenibilità ambientale, il Diversity Management, il Revenge Porn. Solesin, demografa e sociologa di formazione, aveva come obiettivo quello di studiare il comportamento riproduttivo contemporaneo in Italia e in Francia e di metterlo in relazione all’occupazione femminile. Al centro dei suoi studi all’Istituto di demografia della Sorbona c’era in particolare “la transizione al secondo figlio” e quali fattori rendano più difficile in Italia scegliere di avere una seconda gravidanza. Nel 2013 scrisse l’articolo “Allez les filles au travail“, che in Italia venne pubblicato da Neodemos, nel quale si concentrava “sulle conseguenze dell’arrivo dei figli sull’attività professionale delle donne”.
A rendere particolarmente toccante la cerimonia di premiazione è stato proprio l’intervento di Luciana Milani, che sostiene il premio sin dalla sua edizione inaugurale, e che oggi ha condiviso la sua recente esperienza al processo di Parigi per gli attentati del 13 novembre 2015, nel corso dei quali perse la vita anche Valeria Solesin. “Il processo ha un grande significato, sia come attestazione della democrazia e dello Stato di diritto, sia come grande rito catartico che coinvolge le vittime, i loro familiari e l’intera nazione”, ha dichiarato Luciana Milani, come introduzione al suo intervento. A salutare vincitrici e vincitori del premio anche un contributo video di Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, e un intervento di Diana De Marchi Presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili Consiglio Comunale di Milano, che hanno aperto la strada verso la consegna dei riconoscimenti. A moderare la cerimonia Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicaria di Corriere della Sera.
“Ogni anno l’evento conclusivo del Premio Valeria Solesin rappresenta per me un’emozione che si rinnova, in modo sempre diverso e speciale”, ha dichiarato Paola Corna Pellegrini, CEO di Allianz Partners, Vice Presidente del Forum della Meritocrazia e ideatrice del Premio. “Passare dalla testimonianza di Luciana Milani, madre di Valeria Solesin, sempre così straordinariamente lucida e appassionata, al saluto della ministra Bonetti, all’incontro con le vincitrici e il vincitore di questa edizione, il loro entusiasmo, la loro determinazione, la loro capacità di vedere e di impegnarsi per un domani più equo, rappresenta per me un’incredibile carica di fiducia“. Mentre Maria Cristina Origlia, presidente del Forum della Meritocrazia, ha aggiunto: “In uno scenario europeo dove la meritocrazia rallenta, a causa del fenomeno pandemico, e in cui l’Italia rimane ultima su tutti i parametri, premiare l’eccellenza risulta ancor più importante. Innanzitutto, perché l’esempio ha un impatto potente sui giovani coetanei”. E, ha concluso, “perché le tesi premiate contribuiscono a portare un contenuto innovativo su un tema strategico per il Paese, su cui abbiamo ancora molto da fare: la partecipazione femminile al mondo del lavoro”. La 5° Edizione del Premio Valeria Solesin, frutto dell’ormai consolidata collaborazione tra Forum della Meritocrazia e Allianz Partners, è realizzato con il Patrocinio del Comune, della Città Metropolitana di Milano, di Fondazione Cariplo e dell’Università degli Studi di Milano.