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Omicron, il Giappone blocca le prenotazioni per voli in entrata. Usa, verso la stretta sui viaggi dopo il primo caso in California

Da oggi i confini australiani - chiusi da quasi due anni - sarebbero stati aperti se non fosse comparsa la nuova mutazione. Per il ministro della Salute inglese invece "non c'è motivo di rivedere i piani per il Natale"

La variante Omicronnonostante le rassicurazioni sullo scudo vaccinale che arriva da Israele – tiene in allerta molti paesi e arrivano le prime pesanti restrizioni in alcuni paesi. Il Giappone ha chiesto alle compagnie aeree di sospendere le prenotazioni di voli internazionali in entrata fino alla fine di dicembre per cercare di contenere la diffusione del coronavirus dopo l’emergere della nuova variante Omicron. Anche gli Stati Uniti pensano a una stretta sui viaggi dopo il primo caso in California Nei giorni scorsi invece l’Australia ha deciso di non riaprire, come previsto da oggi i confini internazionali a lavoratori qualificati e studenti.

GIAPPONE – L’annuncio del ministero dei Trasporti e del Turismo giapponese è arrivato arriva dopo che le autorità sanitarie locali hanno confermato un secondo caso della mutazione di Sars Cov 2 rilevata per la prima volta in Sudafrica. Si tratta di un cittadino arrivato in su un volo internazionale. Il provvedimento non riguarda invece le prenotazioni già esistenti. Ma Tokyo – per arginare l’epidemia di Covid – vieterà l’ingresso anche ai cittadini stranieri con permesso di soggiorno provenienti dai paesi considerati i focolai. Le dieci nazioni ai quali cittadini non sarà consentito l’ingresso nel Paese sono Angola, Botswana, Eswatini, Lesotho, Malawi, Mozambique, Namibia, Sudafrica, Zambia e Zimbabwe. A inizio settimana era stato già deciso di chiudere le frontiere a tutti i passeggeri dall’estero, inclusi gli studenti e le persone in viaggio di affari. Intanto sono iniziate le somministrazioni di terze dosi agli operatori sanitari. Al Tokyo Medical Center, un gruppo di infermieri e medici ha ricevuto le dosi. “È un primo passo importante per i nostri pazienti e le loro famiglie, essere trattati con un senso di sicurezza”, ha affermato il capo dell’ospedale Kazuhiro Araki. Anche se l’efficacia del vaccino contro la nuova variante è ancora in fase di esame, i richiami sono importanti, ha detto Araki, perché i vaccini rimangono efficaci contro altri ceppi del virus, incluso il ceppo Delta.

USA – Il primo caso di variante Omicron negli Stati Uniti è stato scoperto in California. Anche per questo l’amministrazione Biden aveva già deciso di inasprire i requisiti di test per i viaggiatori internazionali che intendono entrare negli Stati Uniti, sia per le persone vaccinate sia per le non vaccinatI. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno dichiarato che stanno lavorando per richiedere che tutti i viaggiatori aerei siano testati per il Covid entro un giorno prima di salire a bordo del volo. Attualmente chi è completamente vaccinato può presentare un test effettuato entro tre giorni dall’imbarco. “Stiamo lavorando per modificare l’attuale Global Testing Order per i viaggi man mano che apprendiamo più informazioni sulla variante Omicron; un ordine rivisto accorcerebbe i tempi per i test richiesti per tutti i viaggiatori aerei internazionali a un giorno prima della partenza per gli Stati Uniti”, ha affermato l’agenzia.

AUSTRALIA – Da oggi i confini australiani – chiusi da quasi due anni – sarebbero stati aperti se non fosse comparsa Omicron. L’Australia, nei giorni scorsi, ha deciso di riconsiderare i suoi piani che prevedevano di allentare le restrizioni alle frontiere. La decisione del Governo è arrivata dopo che le autorità locali hanno annunciato un terzo caso di variante Omicron del coronavirus. “Lo stop temporaneo assicurerà che l’Australia possa raccogliere le informazioni di cui abbiamo bisogno per comprendere meglio la variante Omicron, compresa l’efficacia del vaccino” ha detto il primo ministro Scott Morrison.

GRAN BRETAGNA – Molto meno allarme in Gran Bretagna. “Non c’è motivo di rivedere i piani per il Natale per la variante Omicron del coronavirus” ha dichiarato il ministro della Salute britannica Sajid Javid, che intervenendo a Sky News ha aggiunto che le autorità potrebbero rivedere entro tre settimane le regole attualmente in vigore per contenere la diffusione della pandemia. “Le persone dovrebbero continuare a comportarsi come avevano pensato di fare per Natale. Non credo ci sia bisogno di cambiare quei piani. Le uniche modifiche apportate negli ultimi giorni sono quelle che potrebbero influire sui viaggi internazionali”, ha detto Javid. “Naturalmente, è necessario autoisolarsi se si entra in contatto con qualcuno contagiato dalla variante Omicron. In questo momento i numeri dei casi sono molto bassi. Penso che per il Regno Unito abbiamo 22 casi confermati. Sicuramente aumenteranno”, ha proseguito, dicendosi però “non preoccupato”.