Non è bastato il dialogo in videochiamata con il presidente del Comitato olimpico internazionale, non sono state convincenti prima la lettera di rassicurazioni e poi le foto mentre gioca con il proprio gatto e dei peluche: la Women’s Tennis Association (Wta), l’associazione che riunisce le giocatrici professioniste di tennis di tutto il mondo, ha deciso di “sospendere tutti i tornei in Cina” a causa della sparizione, da inizio novembre, della giocatrice cinese Peng Shuai, di cui si erano perse le tracce fino a pochi giorni fa dopo aver denunciato per molestie sessuali l’ex vicepremier di Pechino, Zhang Gaoli.
La vicenda risale a inizio novembre, quando della giovane campionessa si sono perse le tracce dopo la pesante denuncia nei confronti del membro del Partito Comunista Cinese. Una scomparsa che aveva destato preoccupazione e che aveva sollevato le proteste della comunità internazionale, oltre che di importanti esponenti dello sport. Un primo segnale di vita, sul quale però rimangono dubbi riguardo all’autenticità, c’era stato il 18 novembre scorso, quando la tv di Stato aveva diffuso una lettera attribuita all’atleta nella quale si rassicurava tutti e si spiegava che quella di rimanere lontana dai riflettori era stata una sua scelta personale.
Novità che non aveva convinto la Wta che proprio nelle ore successive aveva lanciato un primo avvertimento spiegando che, in mancanza di rassicurazioni attendibili, avrebbe lasciato il Paese. Così, poche ore dopo, erano arrivate le foto: la giovane era raffigurata sorridente con in braccio quello che si presume essere il suo gatto e circondata di peluche: “Buon Weekend”, avrebbe scritto sul suo profilo WeChat secondo alcuni giornalisti locali che hanno diffuso le immagini dai loro profili Twitter. Il giorno dopo, poi, il colloqui tra Peng e il presidente del Cio, Thomas Bach: “Sto bene e sono al sicuro”, ha detto. Ma la Wta non ne è convinta.