Continuerà anche per il reato di falsa testimonianza il processo Ruby ter per le testimoni imputate per falsa testimonianza. I giudici della VII sezione penale di Milano hanno respinto le istanze delle difese delle ex Olgettine, imputate nel con Silvio Berlusconi, che attraverso i legali avevano chiesto l’immediato proscioglimento, prima della fine del dibattimento, dalle accuse di falsa testimonianza, contestate assieme alla corruzione in atti giudiziari. Istanze che erano basate sull’ordinanza con cui il collegio il 3 novembre ha dichiarato inutilizzabili i verbali delle deposizioni di 18 giovani, rese nei processi Ruby e Ruby bis.
Secondo il collegio tenuto “conto dello stato avanzato, ma non completato dell’istruttoria”, ossia del dibattimento, “non sussistono i requisiti di evidenza” per applicare l’articolo 129 del codice di procedura penale che prevede, date certe condizioni, l’obbligo di “declaratoria” di immediato proscioglimento, anche prima della fine del processo. Il processo va avanti per tutti e per i due reati contestati, tra cui la corruzione in atti giudiziari. Il 3 novembre i giudici (Tremolada-Gallina-Pucci) avevano accolto un’eccezione della difesa di Berlusconi spazzando via quasi tutte le deposizioni delle giovani sentite come testi nei due processi (avevano negato il “bunga-bunga” a luci rosse), tranne quelle di Iris Berardi e per una parte anche quelle di Barbara Guerra. Quantomeno “dalla primavera 2012”, secondo i giudici, la Procura “aveva elementi indizianti le elargizioni di Berlusconi in favore delle ragazze” indicate come testimoni, mentre erano in pratica già “sottoposte ad indagini” e dunque andavano iscritte e ascoltate con le garanzie previste, con facoltà di non rispondere e assistite da avvocati. Potrebbero cadere in particolare le imputazioni di falsa testimonianza. Da qui c’era stata l’istanza della difesa Faggioli (avvocato Siniscalchi) affinché l’imputata venisse subito scagionata dal primo reato. Istanza su cui le altre parti si erano pronunciate il 24 novembre. Il pm Luca Gaglio e la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano avevano spiegato che sarebbe “folle” decidere di stralciare perché i reati sono comunque “strettamente connessi” con la presunta corruzione in atti giudiziari. E con una pronuncia che avesse fatto cadere le false testimonianze in questa fase il collegio avrebbe potuto rendersi incompatibile.
Un provvedimento in senso contrario a quello odierno avrebbe potuto avere conseguenze sul processo. Intanto nessun imputato ha più intenzione di parlare ora davanti ai giudici e men che meno di farsi interrogare in aula. Dopo la rinuncia di Marysthell Polanco, l’ex “fedelissima” delle serate di Arcore con Silvio Berlusconi e che più volte aveva annunciato di essere pronta a dire la “verità” con dichiarazioni spontanee, nei giorni scorsi si è saputo che pure Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, che in più occasioni nelle ultime settimane avevano attaccato l’ex premier, sono ritornate sui loro passi. Non renderanno gli esami in aula, che erano previsti oggi. Hanno già rinunciato, inoltre, ad essere sentiti anche l’ex legale di Ruby ovvero Karima El Mahroug, l’avvocato Luca Giuliante, e l’ex fidanzato, Luca Risso.