Un progetto da tema “Analisi critica dell’attualità” e conferenze “contro il pensiero unico” rivolte agli studenti delle scuole superiori. Per finanziarli 10mila euro di soldi pubblici, attraverso un apposito bando. Succede a Sassuolo, nel Modenese. L’idea è di Corrado Ruini, assessore leghista all’Istruzione, e ha innescato una catena di polemiche: l’opposizione è allarmata perché teme infiltrazioni No vax. “L’assessore vuole spendere 10mila euro per far parlare i No vax nelle scuole superiori”, ha detto la capogruppo del Partito democratico Maria Savigni: “Evidentemente perché ritiene che la scuola non sia in grado di sviluppare il pensiero critico degli studenti“. Lo stesso Ruini in passato aveva espresso pubblicamente posizioni contro il vaccino anti-Covid e contro il Green pass. L’assessore ha presentato il progetto sottolineando come l’obiettivo sia “fornire agli studenti alcuni strumenti utili al pensiero critico ed all’analisi della realtà presente in rapporto alla capacità di influenzare e di dirigere i pensieri, le idee e le opinioni dei media” e ha garantito che “in difesa della Costituzione” alle conferenze prenderanno parte “voci dissenzienti qualificate, culturalmente elevate per lasciare spazi di libertà e di scelta che per nessun motivo possono venire cancellati come invece sta accadendo ora”. L’iniziativa deve essere ancora approvata.
Secondo il sindaco della città Gian Francesco Menani nel progetto non c’è nessuna intenzione di finanziare i No vax: “La posizione dell’Amministrazione è chiara da sempre e non è assolutamente oggetto di discussione. Rispetto totale delle regole che assieme ai vaccini stanno salvando vite umane in un questo periodo di pandemia, totale fiducia nei sanitari che da quasi due anni sono impegnati in prima linea per fronteggiare il Covid-19 e assoluto rispetto dell’autonomia scolastica con una fiducia totale nel personale insegnante”, ha detto il primo cittadino, che invita tutti a sottoporsi all’inoculazione: “Pur nel rispetto delle decisioni personali di ognuno, invitiamo tutti a sottoporvisi perché il Covid-19 non è ancora sconfitto e solamente grazie all’enorme lavoro di medici ed infermieri si sta riuscendo a contenere una situazione che nessuno di noi vuole torni ad essere come quella dello scorso anno. L’autonomia scolastica, poi, per noi è un valore che deve assolutamente essere rispettato perché gli insegnanti godono del nostro totale rispetto e della nostra fiducia: per questo motivo non c’è assolutamente l’intenzione di finanziare lezioni o progetti no vax”. Perciò, secondo Menani, la delibera in questione – la numero 218 del 16 novembre – “mette a disposizione 10mila euro per associazioni di promozione sociale e organizzazioni del terzo settore di ambito educativo-formativo-culturale, regolarmente iscritte nel Registro regionale, per realizzare progetti di laboratori o conferenze destinati agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado di Sassuolo di educazione all’analisi critica dell’attualità”.
Affermazioni che non trovano risonanza. Più fronti, al contrario, sono critici. “Trovo gravissimo che l’assessore al Bilancio e alla Pubblica Istruzione di Sassuolo, Corrado Ruini, intenda spendere diecimila euro per finanziare conferenze No vax all’interno delle scuole pubbliche. Per questo ho presentato un’interrogazione, sottoscritta anche da Beatrice Lorenzin, ai ministri Speranza e Bianchi per sapere quali misure intendano adottare per evitare che, all’interno della scuola pubblica, si possa dare vita a conferenze prive di qualsiasi valore scientifico e sanitario che coinvolgano gli studenti e il personale scolastico”. Così Giuditta Pini, deputata del Partito democratico. “Le affermazioni di Ruini – prosegue l’esponente dem – secondo il quale la pandemia avrebbe privato gli studenti della possibilità di elaborare un pensiero libero diverso da quello unico veicolato in modo ossessivo e totalizzante dai media, sono uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine sassolesi che in questi mesi di pandemia hanno sofferto e fatto sacrifici. Forse ancora più gravi dello stesso spreco di denaro pubblico per iniziative antiscientifiche e prive di valore”. “Quando si ricoprono incarichi istituzionali – conclude Pini – si ha il dovere di servire con dignità e onore quelle istituzioni, a maggior ragione quando il Paese lotta e combatte da quasi due anni contro una pandemia che ha fatto centinaia di migliaia di morti, e che tanto dolore ha provocato nelle famiglie italiane”.
Il senatore M5s Gabriele Lanzi ritiene “assurda” la decisione di Ruini, e sottolinea: “Sbaglia chi dopo oltre 130.000 morti vuole portare il tema sul piano ideologico. Senza vaccino oggi ci troveremmo nella stessa situazione vissuta esattamente un anno fa, con maggiori restrizioni e con le festività natalizie in zona rossa. L’esperienza degli altri Paesi europei dovrebbe essere d’insegnamento”, ha detto. “L’iniziativa dell’assessore Ruini travalica ogni limite di buonsenso oltre che di irragionevolezza nel merito, poiché sottrae delle risorse alla collettività per destinarle a dubbi fini, specialmente in un luogo così importante qual è l’istituzione scolastica. Oltretutto, ritengo che chi ricopre incarichi istituzionali, a qualunque livello, abbia il dovere di dare l’esempio di fronte a un’emergenza nazionale non ancora del tutto superata. Anche questa funzione rientra appieno tra i doveri civici di chi rappresenta la propria comunità”, ha concluso Lanzi.