Un altro rinvio per il caso di Claudio Lotito e lo sblocco, dopo mesi di attesa, del seggio per Michele Boccardi (Fi) al posto della collega Anna Maria Minuto. Il Senato si è espresso su due decisioni della Giunta delle elezioni e immunità, stabilendo solo un nuovo ingresso a Palazzo Madama. La decisione più discussa è stata quella che ha riguardato il presidente della Lazio che contesta la mancata elezione nel 2018 per un presunto errore di calcolo: candidato nelle fila di Forza Italia in Campania, a settembre la Giunta ha dato il via libera al fatto che prendesse il posto di Vincenzo Carbone, ex Fi e ora senatore di Italia viva.

Lo stop a Lotito – Oggi è stata l’Aula di Palazzo Madama a mettersi di traverso: decisivo un ordine del giorno proposto da Loredana De Petris, esponente di Leu e capogruppo del gruppo Misto, che ha chiesto il rinvio in Giunta per rettificare i dati elettorali di proclamazione dei seggi. L’odg è passato con 155 sì, 102 no e 4 astenuti. Di fatto, anche in vista dell’elezione del presidente della Repubblica, il centrosinistra conserva un voto in più in una Camera dove i numeri sono molto risicati. Una considerazione che però è molto debole alla luce degli ultimi avvenimenti: Iv, in molte occasioni cruciali, si è espressa con la destra. Oggi i primi a esultare sono stati proprio i renziani: “Nonostante il voto palese con la destra di sette senatori del Pd sulla sospensiva per far entrare persino Lotito pur di far saltare un senatore di IV, Vincenzo Carbone è salvo e il gruppo di Iv ne è estremamente felice”, si legge in una nota. A difendere in Aula la posizione di Carbone è stata la collega renziana Daniela Sbrollini: “E’ emerso che le schede valide di ben sei sezioni elettorali sulle 12 richieste non risultano più recuperabili in quanto distrutte”, ha dichiarato. “Mi chiedo come può questa assemblea votare a favore di un annullamento di un’elezione di un suo componente di assenza di dati certi? La distruzione di alcune schede elettorali rende totalmente inefficaci i successivi accertamenti. Sarebbe davvero un vulnus mai visto prima, con conseguenze terribili”.

Il seggio pagato due volte: ok all’ingresso di Boccardi – Palazzo Madama ha invece ufficializzato l’avvicendamento tra Boccardi e e Minuto, dopo che per mesi il voto era stato rinviato creando un caso di spreco di soldi pubblici, come raccontato da ilfattoquotidiano.it. Entrambi infatti saranno pagati per lo stesso seggio: la giurisprudenza ha infatti stabilito che il senatore eletto in ritardo per errore ha diritto a tutti gli arretrati, ma quelli erogati per errore a un altro non possano essere defalcati. Boccardi era stato proclamato per errore dalla Corte di appello di Bari e al suo posto era andata a Roma proprio Minuto: la Giunta un anno e mezzo dopo ha corretto la decisione, ma ci sono voluti mesi d’attesa prima che fosse calendarizzata la proposta in Aula.

Oggi finalmente si è arrivati alla decisione finale. La mozione, votata a scrutinio segreto e proposta dal senatore del gruppo Misto, Raffaele Fantetti, è stata bocciata riportando così in vigore la decisione della Giunta delle elezioni e immunità parlamentari che nel luglio del 2020 aveva riconosciuto il ricorso di Boccardi assegnandogli il seggio. Il reintegro però è rimasto in standby per mancata calendarizzazione. Dopo il voto dell’odg, la presidente del Senato, Casellati ha riconosciuto l’esito e autorizzato la Giunta a convocarsi subito per procedere agli accertamenti necessari.

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