Situazione stabile rispetto a ieri per quanto riguarda i nuovi contagi da coronavirus in Italia. Secondo l’ultimo bollettino diffuso dal ministero della Salute, sono infatti 17.030 le persone risultate positive nelle ultime 24 ore, poche in più rispetto alle 16.806 di ieri. Tutto a fronte, però, di una significativa diminuzione dei tamponi processati che sono passati dai 679.462 di ieri ai 588.445 di oggi. Di conseguenza, sale il tasso di positività che passa dal 2,5% al 2,9%. Stabile invece il numero delle vittime registrate che oggi salgono a 74, contro le 72 di ieri.

Sono invece 9.658 le persone guarite dal Covid in un giorno, numero comunque non sufficiente a invertire il trend in ascesa degli attualmente positivi che crescono di 7.283 in 24 ore e toccano quota 216.154. Di conseguenza, sale anche il numero delle persone ricoverate nei reparti Covid degli ospedali italiani. Sono 10 in più di ieri i posti letto occupati nelle terapie intensive di tutto il Paese, con 60 ingressi giornalieri registrati. Mentre crescono di 87 le persone nei reparti ordinari destinati alla cura del coronavirus, con il totale che sale a 5.385.

Il peggioramento della situazione sanitaria è più evidente se si confrontano i dati odierni con quelli di venerdì scorso. Sono circa 3.500 in più i contagi registrati oggi rispetto ai 13.686 di una settimana fa con un numero di tamponi quasi equivalente: l’incremento è del 24,4%. Tanto che l’incidenza sui test molecolari è salita dal 7,3% all’8%. Dati che hanno determinato anche un aumento nel numero delle vittime, passate da 51 a 74, e dei posti letto occupati nei reparti ordinari (87 contro 59), mentre sono stabili quelli nelle terapie intensive.

Stesso risultato se invece si paragonano i numeri degli ultimi cinque giorni con lo stesso periodo della settimana scorsa. I casi registrati passano da 56.349 a 69.660 con appena 100mila tamponi in più, facendo così registrare un +23,6% rispetto alla scorsa settimana. Così l’incidenza sui molecolari sale dal 6,5% al 7,2%. Questa crescita non si riflette, però, in un aumento sensibile dei ricoveri, sia in terapia intensiva che negli altri reparti Covid, mentre incide maggiormente sul numero delle vittime che passano da 360 a 403.

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