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Viaggiare. D’estate, d’inverno, durante i ponti o nel weekend, ma anche per motivi di lavoro o di studio. Il mondo torna a muoversi, le persone ricominciano a spostarsi alla scoperta di luoghi nuovi, città d’arte, grandi metropoli o piccoli centri. E lo fanno sempre più consapevoli di quanto sia importante tutelare l’ambiente e salvaguardare il Pianeta, proteggendolo dai cambiamenti climatici.
Il viaggio del futuro è sempre più green e sostenibile: non solo in bicicletta o con mezzi di mobilità condivisa, ma anche in treno. Il settore dei trasporti avrà, infatti, un ruolo cruciale per il successo della transizione energetica e della lotta al cambiamento climatico e il Gruppo FS Italiane ne è pienamente consapevole.
“La ferrovia, il trasporto pubblico e collettivo in generale, possono rappresentare un mezzo fondamentale per accelerare il percorso di trasformazione energetica”, ha detto Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane. “Promuovere lo sviluppo del trasporto passeggeri su rotaia rappresenta una delle risposte che bisognerà dare per affrontare l’emergenza climatica e il treno, il mezzo più efficiente dal punto di vista energetico e con il minor impatto ambientale, può dare un grande contributo in questo processo di transizione”.
Un dato su tutti ben rappresenta questa vocazione: un viaggiatore che usa il treno in Italia emette mediamente in atmosfera il 78% in meno di anidride carbonica rispetto a un viaggio in aereo e il 71% in meno rispetto a quello in automobile.
Nell’ambito degli oltre 31 miliardi di euro della Missione 3, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già ad oggi ha assegnato a FS Italiane oltre 24 miliardi di euro destinati a progetti per infrastrutture sostenibili. Altre risorse sono in fase di assegnazione.
“Le risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentano l’opportunità per ridisegnare e riscrivere il sistema infrastrutturale italiano in un’ottica di sostenibilità e innovazione”, ha continuato Ferraris. “Investimenti che permetteranno di creare nuove opportunità di viaggio per persone e merci lungo la Penisola e di ridurre il gap infrastrutturale tra Nord e Sud d’Italia connettendo finalmente il Meridione all’Europa”.
Ma non solo. Il Piano strategico e industriale decennale del Gruppo, che sarà presentato il prossimo febbraio, consentirà di intervenire significativamente sul sistema nazionale della mobilità sostenibile e integrata di persone e merci con importanti interventi sulla rete ferroviaria nazionale, grazie all’ingente iniezione di risorse del PNRR e degli ulteriori fondi previsti dal Governo.
Obiettivo finale, favorire l’uso del treno come mezzo di trasporto per le persone e anche per le merci e rendere sempre più efficiente la sua integrazione con gli altri sistemi di trasporto sostenibile.
I treni di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) sono altamente riciclabili, leggeri, sicuri, veloci e silenziosi. Lo sono i convogli di nuova generazione per il trasporto regionale, tanto quanto gli iconici Frecciarossa, simbolo dell’eccellenza made in Italy.
“Leggerezza” che corrisponde anche a una riduzione del consumo di energia e quindi delle emissioni di CO2. Il Frecciarossa 1000 non potrebbe raggiungere i 300 km/h di velocità, se non fosse “leggero”. Inoltre, grazie all’accentuazione della sua forma aerodinamica presenta una resistenza all’avanzamento inferiore del 35% rispetto al suo più prossimo predecessore, l’ETR 500. Il Frecciarossa 1000 è costruito con materiale riciclabile al 94% e l’innovativo design garantisce una migliore accelerazione e minori vibrazioni.
Sono riciclabili fino al 97% i treni regionali di nuova generazione Rock e Pop, con un tasso di riciclabilità basato non solo sulla capacità di essere riciclati e/o recuperati, ma anche sulla capacità di essere smantellati a fine vita. La struttura, gli arredi, le finestre, le porte e tutte le altre varie parti del treno sono composti soprattutto da materiali metallici molto performanti con un impiego sempre maggiore di leghe leggere. Inoltre, nel processo di produzione non si utilizzano solventi o altre sostanze chimiche tossiche, ma solo vernici ad acqua. I nuovi treni regionali consumano il 30% di energia in meno e pesano fino al 20% in meno rispetto ai convogli del passato grazie all’utilizzo di materiali e tecnologie innovative. I treni regionali di nuova generazione sono elettrici, ecologici, comodi e accessibili, oltre a essere tecnologicamente avanzati. Vibrazioni e rumori ridotti al minimo permettono di viaggiare in tranquillità.
Treno sì, ma non solo. A bordo di Pop e Rock, e anche dei futuri treni ibridi che arriveranno sui binari nel 2022, ci sono spazi dedicati al trasporto di biciclette, monopattini e altri mezzi di trasporto ecologici per la micromobilità sostenibile.
L’attenzione alla sostenibilità del Gruppo FS non si ferma alla dimensione del viaggio, ma va oltre e più lontano, coinvolgendo anche tutto ciò che intorno al viaggio ruota.
Come le stazioni. Entro il 2026 sono previsti 700 milioni di investimenti per riqualificare e rilanciare 54 scali, di cui 9 hub intermodali e 45 stazioni, nel Sud Italia. I primi cantieri partiranno agli inizi del 2022. Il programma di rilancio delle stazioni prevede una serie di interventi per conseguire obiettivi di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico: dagli impianti fotovoltaici alle pompe di calore e solare termico per assicurare l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili; da sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore alla riduzione dell’utilizzo delle acque e alla loro gestione a scopo irriguo e sanitario, fino agli involucri opachi con schermature solari per migliorare la prestazione energetica degli scali e alla rivisitazione dei percorsi di raccolta e trattamento dei rifiuti. L’obiettivo è quello di trasformare gli scali ferroviari del Sud in grandi hub della mobilità, migliorando l’accessibilità al trasporto ferroviario, e riqualificando le stazioni dal punto di vista funzionale con l’individuazione di nuovi spazi e servizi, sempre nel rispetto dell’ambiente con l’adozione di protocolli internazionali per la valutazione e ottimizzazione delle performance energetiche.
E poi ci sono le officine di manutenzione, che guardano al futuro e strizzano l’occhio alla tutela dell’ambiente. L’officina di Gianturco a Napoli, dove ci si occupa di manutenzione di Frecciarossa, è un vero e proprio polo tecnologico. Degli 80 milioni di euro di investimenti totali, 15 milioni saranno destinati a trasformare l’officina in una comunità energetica di autoconsumo. Sul tetto dell’impianto ci sono già 1.870 pannelli fotovoltaici che forniscono il 95% del fabbisogno energetico. Luci a led e porte che si aprono automaticamente contribuiscono all’efficientamento energetico, così come gli speciali intonaci, che consentiranno di ottenere un elevato potere riflettente dei raggi UV, riducendo i tempi di utilizzo dell’impianto di climatizzazione e i consumi energetici.
Essere sostenibili significa anche consentire ai treni di “dialogare” sempre più rapidamente e in modo preciso con l’infrastruttura e connettere i vari sistemi di trasporto. Le tecnologie digitali, infatti, sono destinate a impattare profondamente sul futuro della mobilità. Innovazione, tecnologia e digitalizzazione sono e continueranno a essere driver chiave per rendere sempre più smart e sostenibile il nostro Paese, sviluppando e promuovendo un nuovo modello di mobilità green e integrata, ancora più efficace.
In questo contesto, manutenzione predittiva delle infrastrutture, reti 5G, robotica, IoT (Internet of Things) saranno sempre di più al servizio dei trasporti. Le nuove tecnologie, ad esempio, prevedono l’utilizzo di droni per il monitoraggio dell’infrastruttura che consentiranno di gestire i fenomeni legati a cambiamenti climatici sempre più rapidi, di manutenere in modo predittivo i guasti, di dialogare con la rete europea.