Esclusi dalle parti civili del processo sul crollo del ponte Morandi, il familiari riuniti nel Comitato dei parenti delle vittime si sono riuniti ieri sera in presidio davanti alla Prefettura di Genova, dove sono stati ricevuti, per rilanciare e chiedere l’approvazione entro fine legislatura di un disegno di legge sul quale apparentemente hanno ricevuto consensi bipartisan, “ma per ora sembrano averlo chiuso in un cassetto”.
“Il disegno di legge prevede norme a favore delle vittime dell’incuria nella gestione dei beni strumentali all’erogazione di servizi pubblici e di interesse economico generale – spiega la portavoce Egle Possetti – È importante per la memoria delle vittime della nostra tragedia e riguarda la tutela dei parenti delle vittime di eventuali futuri disastri”.
L’idea del comitato non è solo quella di stabilire per legge una tutela valida non solo per loro ma soprattutto per le future stragi che potrebbero interessare il patrimonio pubblico, ma anche evitare che società direttamente coinvolte nei fatti (come, nel caso di Genova, Autostrade per l’Italia) non si accordino economicamente in sede extragiudiziale per evitare la partecipazione dei parenti delle vittime con i propri legali alla fase di dibattimento processuale.