Francesco Di Somma è un vigile del fuoco del comando provinciale di Caserta. Il 5 aprile scorso è diventato celebre perché, nel giorno di Pasquetta, aveva salvato una 20enne caduta in un pozzo artesiano vicino a Casaluce. La ragazza si chiamava Carla. Ora le vite dei due si incrociano di nuovo: il 42enne è infatti affetto da una rara malattia del sangue – emoglubinuria parassostica notturna – e ha bisogno di trasfusioni settimanali in attesa del trapianto di midollo. Yari Di Somma, fratello di Francesco, ha così lanciato un appello a donare sangue. Carla ha risposto: andrà con la madre all’ospedale Cardarelli di Napoli a dare il proprio contributo. I ruoli si sono invertiti ma la solidarietà è rimasta la stessa.

Di Somma fa parte del nucleo Saf (Speleo-alpino-fluviale), cioè quei pompieri che cercano dispersi o le persone cadute nei posti più inaccessibili. In aprile non aveva perciò esitato a calarsi nel pozzo in cui era caduta la ventenne dopo il cedimento di una grata in ferro. Il suo lavoro è messo a rischio proprio dalla patologia, per colpa della quale ha un numero ridotto di piastrine e di globuli rossi. Potrebbe perciò ferirsi e riportare emorragie pericolose. “Chiedo a tutti – ha detto il fratello Yari – di fare la propria parte donando il sangue a prescindere dal gruppo sanguigno, perché il Cardarelli può scambiare le sacche con altri ospedali e farsi dare sangue del gruppo di mio fratello”. La gara di solidarietà è già partita nelle scorse settimane, quando i colleghi del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Caserta si sono recati all’ospedale Cardarelli per donare il sangue. Oltre a loro, ora, c’è anche Carla.

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