“Credo che la redazione di un piano sulla mobilità sostenibile e sulla transizione energetica ed ecologica del modo di muoversi non è più rinviabile. Già questo governo farebbe bene a cominciare a mettere in piedi i vari pezzi degli interventi che sono realizzati all’interno del Pnrr e anche quelli che sono esterni con risorse aggiuntive. Farlo tutto insieme e tutto in una volta significa innanzitutto avere un momento di concertazione con le associazioni con le aziende che producono automobili o qualunque altro tipo di mobilità sostenibile”. Così il sottosegretario alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri, ha risposto a una domanda di Marco Scafati, durante uno dei panel dello speciale del Fattoquotidiano.it “L’auto e la mobilità sostenibile“, che lo ha visto confrontarsi con il presidente dell’Unrae Michele Crisci e la direttrice di Donne in auto Monica Secondino. E, proprio rispondendo a una sollecitazione di quest’ultima, il sottosegretario ha affermato: “Sono d’accordo con l’idea di rendere strutturali gli incentivi. Ad esempio il Pnire, che è il piano nazionale sulla ricarica elettrica, non può affrontare da solo il problema se non si mette a monte anche l’incentivo sul rinnovo del parco automezzi”.