Anche i ragazzi over 12 che saliranno su un mezzo pubblico dovranno avere il Green pass. Quello base che si può ottenere con un tampone molecolare valido 72 ore o uno antigenico che assicura copertura per 48 ore. La decisione del governo sull’obbligo della certificazione base riguarda quindi gli alunni delle medie e superiori che si spostano in bus, tram, metro e sui treni locali. I ragazzi over 12 ancora non vaccinati sono circa il 30% della platea totale composta da 4.627.514 dai 12 ai 19 anni. L’ipotesi allo studio è quella di tamponi gratuiti forniti da farmacie e strutture sanitarie regionali, come anche quella di una deroga fino alle vacanze di Natale.

“Un bambino non può prenotare la somministrazione del vaccino prima che abbia compiuto 12 anni, accade però che per quelli che sono nati a dicembre, tra l’intervallo dalla prenotazione alla somministrazione e quello per avere il Green pass, trascorrano molti giorni e potrebbe ad esempio non poter celebrare i Natale con i genitori al ristorante. Quello che il governo immagino farà – ha detto il presidente della Regione Fvg e della Conferenza Regioni, Massimiliano Fedriga – e su questo mi sono già confrontato, è un’interpretazione in base alla quale ci sia un tempo tecnico per prenotare e fare il vaccino“. “La situazione è particolare e nessuno lo mette in dubbio. Ma sul trasporto pubblico scolastico – ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti – abbiamo chiesto una deroga almeno fino al termine delle lezioni per le festività natalizie. Ci stiamo confrontando con il governo, per noi la deroga vale”.

“Per i più giovani si sta studiando il tampone gratuito. Ma intanto aver introdotto l’obbligo di green pass per il trasporto pubblico locale, completando la catena della sicurezza senza interrompere la mobilità, è un fatto importante” dice in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Per Brunetta “il green pass rafforzato è la nostra sicurezza. La stragrande maggioranza degli italiani ha scelto di vaccinarsi e gli ultimi giapponesi rimasti a manifestare in qualche angolo di piazza italiana sono inseguiti dal vituperio delle genti, dal freddo e dalla solitudine” dice in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Per Brunetta, “la strategia è andare sopra il 90% di vaccinati con due dosi, limitare il più possibile il numero dei non vaccinati e, per chi non si immunizza, introdurre le restrizioni del nuovo decreto“.

“Fedriga ha chiesto un mese di tempo. Il dialogo con le Regione è sempre aperto e fattivo. Valuteremo anche questa richiesta. Ma è importante che siano sicuri anche i mezzi di trasporto – ha detto la ministra agli Affari regionali Maria Stella Gelmini a Sky Tg24 – Le difficoltà in un clima di leale collaborazione tra i diversi livelli di governo sono superabili“, ha aggiunto Gelmini , ribadendo che l’introduzione dell’obbligo del green pass sui mezzi pubblici “serve a fare in modo che non ci si contagi e ci sia la possibilità di salvaguardare la salute anche sui mezzi di trasporto”.

I controllori dovranno verificare a bordo i green pass dei passeggeri in quanto incaricati di pubblico servizio, nonostante le resistenze dei sindacati di categoria, richiedendo se necessario l’intervento delle forze dell’ordine. A Roma sono previsti anche blitz dei vigili sui mezzi, oltre agli accertamenti alle fermate, con piccoli nuclei composti da due persone “in forma itinerante”. A Milano ci saranno “squadre affiancate” di incaricati delle aziende e forze dell’ordine agli ingressi. Ma i controlli, ha anche specificato il capo di gabinetto dell’Interno Bruno Frattasi, non dovranno avere conseguenze sul servizio e vanno scongiurati problemi di ordine pubblico.

Foto di archivio

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