I sequestri coinvolgono 14 province e arrivano dopo le informazioni che il medico di origini bolognesi Mauro Passarini, ora ai domiciliari, ha fornito nel suo secondo interrogatorio
La Procura di Ravenna ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza di altri 107 Green pass dopo i 79 sequestrati quando sono state aperte le indagini a carico del medico di base 64enne Mauro Passarini lo scorso novembre. Il 64enne medico di base era stato arrestato il 10 novembre dalla polizia a Marina di Ravenna, dove vive e lavora, con l’accusa di avere simulato vaccinazioni Pfizer per fare ottenere i certificati verdi a decine di no vax.
A questo punto le certificazioni verdi individuate e sequestrate dagli inquirenti sono 190, perché alle 186 sequestrate vanno aggiunte quelle ritirate a 5 operatori sanitari mentre va quella restituita a una persona che poi è risultata positiva alla ricerca degli anticorpi al Covid-19. Al camice bianco sono contestati ipeculato, falso ideologico e corruzione.
I nuovi sequestri sono arrivati dopo le informazioni fornite che Passarini, ora ai domiciliari, ha fornito agli inquirenti nel suo secondo interrogatorio. A verbale il medico ha parlato di persone provenienti da altre province che raggiungevano il suo studio perché a conoscenza della truffa. Nella lista ci sono Bologna, Belluno, Firenze, Forlì-Cesena, La Spezia, Milano, Modena, Monza-Brianza, Parma, Perugia, Pesaro, Torino, Udine e Venezia. Le indagini si sono inoltre allargate ad altri pazienti ravennati i quali, pur non figurando tra gli assistiti da Passarini, si erano espressamente rivolti a lui per le dosi di vaccino.