Nelle scorse settimane abbiamo avuto la possibilità di provare il nuovo Motorola Defy, uno smartphone rugged prodotto da Bullit -specialista del settore- che si presenta sul mercato concentrandosi anche sull’eleganza oltre che sulla resistenza, caratteristica fondamentale di questo genere di dispositivi. Il Motorola Defy 2021 è quindi uno smartphone destinato a una precisa fetta di pubblico, ma riesce a mantenere una certa praticità grazie a peso e dimensioni non eccessive.

Dal lato del design si presenta con 3 bordi arrotondati e un angolo più acuto che accoglie il foro per inserire il cordino in dotazione. La resistente cover gommata non removibile permette una presa sicura senza, come già anticipato, eccedere con le misure: siamo infatti davanti a 11 millimetri di spessore. Ottimo anche il lavoro sulla parte posteriore, con la presenza di una texture zigrinata davvero piacevole al tatto e di facilissima pulizia.

Per quanto riguarda il resto della scocca abbiamo il tasto di accensione, un tasto programmabile e quello per il volume sulla parte destra, secondo microfono e jack audio in alto, carrellino per SIM e SD nella parte sinistra, speaker, microfono principale e ingresso usb-C con membrana impermeabile nella zona inferiore.

Passando alla parte anteriore siamo accolti da uno schermo 6,5 pollici IPS con risoluzione HD+, non certamente un top di gamma, anzi, ma stiamo parlando di un rugged e da quel lato la resistenza è garantita dal rivestimento in Corning Gorilla GlassVictus con spessore di 0,7mm e 0,5 mm d’incasso che ne permette il tranquillo utilizzo anche con guanti e dita bagnate. Il display del Motorola Defy infatti, così come tutto il dispositivo, è lavabile con ogni genere di sapone e disinfettante alcolico.

Al cuore dello smartphone sviluppato da Bullit troviamo un SoC (System on Chip) da medio gamma del 2020, lo Snapdragon 662 di Qualcomm, dotato di un processore octa-core da 2GHz ed una GPU Adreno 610, affiancato da 4 GB di RAM; lato hardware, a nostro parere, si sarebbe potuto osare di più trattandosi di un rugged, soprattutto per quanto riguarda la memoria: 64 GB per gli standard attuali sono abbastanza pochi, ma restano comunque espandibili tramite micro SD.

Non mancano i sensori d’impronta digitale (nella parte posteriore della scocca), prossimità, luce ambientale, accelerometro, giroscopio e GPS, ma manca la bussola che su uno smartphone con questo target ci saremmo aspettati. La connettività resta affidata, visto il chip usato, al 4G LTE CAT 4 150 Mbps, supportata da Wi-Fi a doppia banda e Bluetooth 5.0.

Sul versante software troviamo, al momento della stesura di questo articolo, Android 10. Anche trattandosi di un rugged è un po’ deludente restare indietro di ben 2 versioni, essendo ormai Android 12 ufficialmente uscito, ma è stato già promesso dal produttore l’aggiornamento ad Android 11 e dobbiamo specificare di essere stati letteralmente sommersi di aggiornamenti durante queste due settimane d’utilizzo. Per il resto c’è tutto quello che siamo abituati a vedere su un classico smartphone Motorola: dagli stili alle “moto actions” ovvero la possibilità, ad esempio, di attivare la torcia agitando il telefono come un martello o attivare la fotocamera ruotando il polso velocemente due volte. Presente anche l’immancabile gametime e un comodo tasto extra, sopra il volume, programmabile con la funzione veloce che preferiamo.

Passiamo al vero punto debole di questo Motorola Defy 2021: le fotocamere. Non siamo ovviamente in presenza di uno smartphone pensato per gli appassionati di fotografia, e in fondo la telecamera posteriore da 48 megapixel fa quello che deve fare: le foto in condizioni di buona luce ambientale sono tutto sommato buone, ma la perdita di qualità man mano che cala la sera si fa sentire in modo prepotente, così come si fa sentire la non eccelsa qualità video che sono comunque in HD a 60 fps. Anche il comparto audio non è sicuramente un punto di forza, con un singolo speaker dal volume non di certo assordante.

Sorprendente invece la batteria da 5000mAh che, anche testando il telefono sotto sforzo tra navigazione, video, telefonate e qualche gioco, è arrivato tranquillamente a superare le 24 ore e non fatica assolutamente ad arrivare alle 48ore con un utilizzo più tranquillo.

Se è vero che presenta qualche difetto in termini di pure prestazioni, ma sul versante rugged siamo davanti a un piccolo carro armato. Durante queste due settimane di prova gli abbiamo letteralmente fatto la doccia, versato sopra intere tazze di caffè, fatto cadere su pavimento, cemento e lanciato nella sabbia dopo averlo bagnato: è bastata una piccola pulizia con acqua saponata per farlo sembrare appena uscito dalla scatola.

Le sue capacità sono garantite sia dalla certificazione IP68, che ne identifica la resistenza a sabbia, polvere, sporco, acqua, umidità e nebbia salina, sia dal rispetto delle specifiche MIL SPEC 810H, garantendo una resistenza sia agli shock termici (tra -30°C e 75°C, per 30minuti), alle vibrazioni di categoria 4, ed una resistenza a cadute fino a 1,8m su acciaio. Utile ad aiutare contro le cadute accidentali del dispositivo il cordino citato poco più sopra.

Con un prezzo che oscilla dalle 300 alle 330 euro, Motorola Defy 2021 si pone sul mercato come un più che ottimo smartphone da lavoro e, soprattutto, da cantiere. Il prezzo può sembrare sopra la media se si guarda alle prestazioni dell’hardware interno, ma i conti vengono pareggiati con le features per il quale questo telefono in collaborazione con Bullit è nato: essere quasi indistruttibile, come dimostrano le sue certificazioni e i nostri test.

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