All’Università di Pisa gli studenti chiedono i bagni neutri. Né per uomini né per donne: nessuna divisione di genere. L’iniziativa è stata avviata dalla lista studentesca Sinistra Per: “Si tratta di un progetto avviato nel novembre del 2018, poi rallentato a causa del covid”, spiega Arturo Marzano, delegato del Rettore alle attività di Gender Studies and Equal Opportunites e intervistato da LaPresse. “Posso garantire che entro giugno in ogni edificio dell’ateneo ci sarà un bagno gender free”. Intanto compaiono cartelli e volantini per le aule dell’Università toscana: “Questo è un bagno neutro. A casa tua i bagni sono divisi per genere?”. Oppure: “Non garantire assorbenti gratis è violenza di genere. Non avere consultori di qualità e centri antiviolenza in università e in città è violenza di genere”. Nei bagni infatti, oltre ai cartelli, sono stati posizionati dei cubi di cartone (tampon-box): si tratta di distributori di assorbenti che riportano la scritta ‘Prendine uno se vuoi, lasciane uno se puoi. “Siamo convinti e convinte”, aggiunge la lista Sinistra Per, “che lo sviluppo del XXI secolo debba tenere in considerazione le sensibilità intime delle persone: la società e le istituzioni pubbliche hanno il dovere di farsene carico. Noi lottiamo anche per questo”.
“Abbiamo avviato una mappatura di tutte le sedi universitarie, poi, causa covid, si è tutto rallentato”, prosegue Marzano. “Ma ormai manca la mappatura di un solo edificio e potremo iniziare”. Un’operazione, prosegue Marzano, che non è semplice: l’Ateneo ha molteplici sedi distaccate oltre a quella principale. Ad esempio a Cisanello, a San Pietro a Grado, a Pontedera, solo per citarne alcune. “Abbiamo preferito aspettare, non so se in modo corretto o meno, di averla completa. A breve incontrerò il rettore per decidere come intervenire. Cioè, se togliere i riferimenti uomo-donna dai bagni, o prevedere un simbolo neutro o, ancora, mettere il simbolo di un terzo genere“.
Intanto, a Grosseto il liceo artistico Bianciardi si è portato avanti e ha aperto di recente il primo bagno neutro dell’istituto. L’iniziativa, non la prima in Italia, è partita dagli alunni della classe 5B, che l’hanno raccontata anche con un video Tik Tok (ha ottenuto oltre 15mila visualizzazioni). La dirigente scolastica Barbara Rosini ha avviato il progetto con entusiasmo: “Non vogliamo – scrive in una nota – che nessuno, nella nostra scuola, si senta a disagio, ma che possa esprimere la propria personalità nel modo più sereno e completo possibile”.