Non si esclude che possa trattarsi di una ritorsione o un atto intimidatorio per l’attività svolta del militare, compagno della titolare della farmacia. Sono in corso le indagini per cercare di risalire agli autori dell’attentato, anche attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza
Una bomba, di notte, all’ingresso di un’attività commerciale diversa dalle altre perché di proprietà della compagna del capo dei carabinieri del posto. È successo a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, dove la scorsa notte un ordigno di particolare potenza ha letteralmente distrutto l’ingresso della farmacia “Simone”, nel pieno centro del comune dauno, sciolto per mafia a luglio 2015. La titolare, come detto, è la compagna del comandante della stazione dei carabinieri della città. La deflagrazione è stata udita da gran parte della popolazione. Ingenti i danni, stimati tra i 40 e i 50 mila euro. Non si esclude che possa trattarsi di una ritorsione o un atto intimidatorio per l’attività svolta del militare, compagno della titolare della farmacia. Sono in corso le indagini per cercare di risalire agli autori dell’attentato, anche attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza.
“Ai signori che vanno dimostrando al mondo chi sono con questi gesti, mi sento di dire una sola cosa: non è mai troppo tardi per diventare uomini”. È quanto si legge sulla pagina Facebook della farmacia “Simone”. “Stanotte qualcuno ha posizionato davanti alla serranda della nostra farmacia una bomba che deflagrando ha provocato ingenti danni” si legge nel post. Sull’accaduto è intervenuto anche lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile”, che condanna fermamente “questa azione criminale”, aggiungendo in una nota che “le forze dell’ordine sapranno assicurare alla giustizia i responsabili di questo vile atto delinquenziale”.