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Luciana Littizzetto, la lettera al molestatore di Greta Beccaglia: “Non sei cattivo, sei un cretino. Se succedesse a tua figlia di divertiresti di meno”

Nel corso dell'ultima puntata di Che Tempo Che Fa, la comica torinese ha letto una delle sue lettere ironiche indirizzata proprio ad Andrea Serrini, il tifoso che sabato scorso ha molestato in diretta tv la giornalista Greta Beccaglia al termine della partita Empoli-Fiorentina

“Un cretino distillato al 100% come la grappa”. Così Luciana Littizzetto ha bollato Andrea Serrini, il tifoso che sabato scorso ha molestato in diretta tv la giornalista Greta Beccaglia al termine della partita Empoli-Fiorentina. Nel corso dell’ultima puntata di Che Tempo Che Fa, la comica torinese ha letto una delle sue lettere ironiche indirizzata proprio all’uomo: “Tu che dopo aver toccato ben bene il sedere della inviata — ha esordito Littizzetto — ti sei giustificato dicendo: Ho sbagliato ma non sono cattivo. Infatti non sei cattivo, sei un cretino. Un cretino distillato al 100% come la grappa”.

“Quando ti sei sentito braccato — ha proseguito ‘Lucianina’ — hai rincarato la dose: vi prego, basta, ho una figlia. Vedi che già capisci? Che piano piano ci arrivi? Perché se succedesse alla tua di figlia non saresti per niente contento. Di sapere che un tizio passando le ha spalmato la mano sul culo. Pensaci un attimo. Vero che ti divertiresti molto di meno?”.

Poi la stoccata finale: “Pensa se noi donne lo facessimo a voi. Pensa se ci mettessimo noi a paccarvi il c**o o ad afferrarvi per i bargigli. Passi davanti al meccanico ‘Buongiorno signora!’ E tu per tutta risposta… oplà, una mano sul pacco a tutta velocità. Ah voglio vedere. Poi gli dici ‘dai non te la prendere…’ Vedi che non se lo dimentica mai più”.