Il musicista, che negli anni '70 e '80 aveva collaborato con Alan Parson, Tina Turner, Jimi Page ed Elton John, è morto "serenamente dopo una breve malattia", come ha detto la sua famiglia alla Bbc
Era diventato famoso nel 1976 con la ballad Music, un inno alla musica “di ieri e di oggi”, senza la quale “è impossibile vivere”. John Miles, cantante e musicista, è morto oggi a 72 anni. A dare l’annuncio della sua scomparsa è stata la famiglia alla Bbc, sottolineando che l’artista si è spento “serenamente, dopo una breve malattia”. Miles era nato a Jarrow, nel nord-est dell’Inghilterra, il 23 aprile 1949 e, poco dopo il boom di Music, venne definito “la forza più brillante e fresca del rock britannico” dalla rivista Melody Maker. “Era un marito, padre e nonno amorevole e ci mancherà più di quanto qualsiasi parola possa mai esprimere”, scrive la famiglia sulla pagina Facebook ufficiale di Miles. “Vivrà per sempre nei nostri cuori e con la meravigliosa eredità musicale che ha lasciato. Sei stato il nostro primo amore e sarai il nostro ultimo”.
Spinto dal successo di Music, nel 1977 fu invitato come ospite d’eccezione al Festival di Sanremo. La sua fu però una meteora nelle hit parades, mentre non smise mai di produrre musica e ricevere premi, anche se di nicchia come il Porgressive Music Awards. Con il 1980 iniziò a collaborare con artisti più grandi, come Tina Turner ed Elton John. Nel 1988 partecipò al disco Outrider del chitarrista dei Led Zeppelin Jimi Page, una persona con cui condivideva l’amore per la letteratura di Robert Louise Stevenson ed Edgar Allan Poe. Ai racconti dello scrittore pioniere del genere horror Miles aveva dedicato anche un album, Tales of mistery and immaginations.
Miles si ispirò anche ad Antoni Gaudì, mettendo in musica la sua passione per l’eclettico architetto nel brano La Sagrada familia che ebbe un discreto successo. La sua bravura come musicista gli venne riconosciuta quando la Bbc lo invitò come solista e accompagnatore al The Bbc Proms, una stagione concertistica di otto settimane durante la quale vengono eseguiti uno o più concerti al giorno, suonati dalla Royal Philharmonic Orchestra.