Quattro frati dell’Ordine dei Servi di Maria del Santuario di Monte Berico, a Vicenza, avrebbero eseguito un rito di esorcismo nei riguardi di una giovane ragazza che sarebbe stata portata al santuario dai famigliari terrorizzati dal suo stato di disagio. La 28enne ha iniziato a urlare e bestemmiare all’interno del confessionale, agitandosi e aggredendo il frate confessore. Le grida non sono passate inosservate ai numerosi fedeli che in quel momento assistevano alla cerimonia della messa e che, allarmati, hanno chiamato la polizia e l’ambulanza.
L’episodio, riportato dal Giornale di Vicenza, sarebbe avvenuto domenica mattina. Il rito sarebbe durato diverse ore, con i frati che dapprima hanno allontanato i fedeli dalla sala della “penitenzieria”. L’episodio è stato confermato dalla polizia, chiamata a Monte Berico da alcuni fedeli usciti dalla chiesa. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza del Suem ma in realtà né le forze dell’ordine e nemmeno gli operatori sanitari sono intervenuti fattivamente. Il perché lo spiega il priore Carlo Maria Rossato: “Dalle 11 del mattino alle 20 della sera è stato fatto quello che si può chiamare un esorcismo, anche se la preghiera di esorcismo è un percorso di fede più complesso, che può durare anche anni”.
Secondo quanto ricostruito, la madre della giovane l’avrebbe portata al santuario mariano vicentino dopo che aveva dato segni di squilibrio, con comportamenti violenti e frasi blasfeme. Al momento dell’aggressione, assieme ai genitori era presente anche il fratello della ragazza. Il confessore avrebbe chiesto l’aiuto dei confratelli, che hanno dapprima allontanato gli altri fedeli nella penitenzieria, e quindi hanno iniziato il rito dell’esorcismo. Attorno alle 20.30 la ragazza si sarebbe addormentata di colpo, stremata.
Dalle testimonianze di alcuni fedeli presenti in chiesa al momento dei fatti, sembrerebbe che in molti abbiano manifestato verso i frati la richiesta di affidare la donna alle cure del locale ospedale, mentre altri erano d’accordo sul fatto che i frati stessero praticando un esorcismo. Fonti riferiscono che sulla vicenda sia stato aperto un fascicolo da parte della Procura di Vicenza. Anche la diocesi della città palladiana sarebbe stata puntualmente messa al corrente dei fatti.