Era scappata nel 2019 dopo il blitz dei carabinieri di Napoli durante l'operazione Cartagena. Era stata arrestata il 7 agosto scorso all'aeroporto di Ciampino e a metà ottobre la Procura di Napoli aveva inviato al ministero della Giustizia la richiesta di procedere con l'applicazione del carcere duro. Decisione approvata qualche giorno fa
Maria Licciardi, considerata a capo dell’omonimo clan camorristico, era scappata nel 2019 dopo il blitz dei carabinieri di Napoli durante l’operazione Cartagena. Ma era stata arrestata il 7 agosto scorso all’aeroporto di Ciampino e a metà ottobre la Procura di Napoli aveva inviato al ministero della Giustizia la richiesta di procedere con l’applicazione del carcere duro. Qualche giorno fa, infatti, via Arenula ha risposto positivamente all’istanza con la quale la Dda ha chiesto la detenzione al 41bis per Licciardi.
Licciardi, che avrebbe ispirato il personaggio “Scianel” della serie Gomorra, era ai vertici del clan dell’area nord di Napoli. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli, la considera capo del clan fondato dal fratello Gennaro e anche elemento di vertice delle federazione malavitosa detta “Alleanza di Secondigliano“. A Licciardi vengono contestati l’associazione di tipo mafioso, l’estorsione, la ricettazione di somme di denaro di provenienza illecita e turbativa del regolare svolgimento di un’asta giudiziaria, reati aggravati dalle modalità mafiose. La donna sarà trasferita a breve nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila dal carcere romani di Rebibbia.