“Non posso incolpare me stesso per il mondiale perso nel 2008”. Inizia così l’accusa a Flavio Briatore che Felipe Massa, ex pilota della Ferrari, ha lanciato in un’intervista a L’Equipe l’8 dicembre, a quattro giorni dall’ultima gara che deciderà il Mondiale 2021. Lewis Hamlton, dopo aver recuperato il gap, lotta per l’ottavo titolo per superare così il record di Michael Schumacher, mentre Max Verstappen sogna il suo primo mondiale. Anche nel 2008 il brasiliano Massa, arrivato in Ferrari nel 2006 per affiancare Schumacher, lottava per il suo primo mondiale Formula 1 che perse di 1 punto proprio contro Lewis Hamilton. Così iniziò la personale scalata dell’inglese.

Gran premio di Singapore, 15sima gara del mondiale. Al giro numero 13 Fernando Alonso con la sua Renault rientrò ai box prima di tutti per il rifornimento, poi al giro successivo il compagno di scuderia Nelsinho Piquet finì contro il muretto causando l’ingresso della safety car. “La safety car è entrata in pista quando non avrebbe dovuto: l’intera gara è stata capovolta – ha detto il brasiliano – Tuttavia, non è stato fatto nulla per modificare la classifica”. Secondo Massa, Piquet non perse il controllo, ma obbedì a un ordine di auto-sabotaggio. E glielo avrebbe detto il suo capo scuderia, Flavio Briatore. “All’epoca, nessuno sapeva che i punti rubati quel giorno erano dovuti a imbrogli. Un anno dopo scoprimmo la verità. Immagina i punti che avrei potuto recuperare. Questo ha notevolmente distorto il campionato”, ha detto l’ex Ferrari al giornalista francese.

Non è solo un pensiero di Massa. Il 30 agosto 2009, la Federazione Internazionale per l’Automobile (Fia) aprì un’inchiesta sull’incidente di Piquet e il cosiddetto “Crashgate” . Il 21 settembre 2009 la Renault venne convocata per esaminare il caso in questione, e il Consiglio della Fia decise la squalifica a vita dalle competizioni motoristiche per Briatore. Ma non vi furono condanne né per Piquet né per Alonso. Una decisione sportiva che non ha trovato corrispondenza però al Tribunale di Parigi, che annullò la radiazione di Briatore, costringendo la Fia a versare all’italiano 15mila euro.

Questo non ha cambiato però la decisione sportiva rispetto a quel mondiale, che per la Fia è stato truccato, ancora assegnato a Lewis Hamilton. “Avrebbero dovuto annullare quel Gran Premio, anche un anno dopo. In Francia lo hanno fatto con i sette Tour vinti da Lance Armstrong“, ha chiuso Massa.

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