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La Romana, ecco la Repubblica Dominicana da cartolina

Un viaggio alla scoperta della località più celebre dell’isola di Hispaniola, dalle antiche tracce del passaggio di Cristoforo Colombo fino agli insediamenti italiani di inizio Novecento, che rivivono oggi in un “borghetto monumentale” decisamente originale.

Testo e Foto di S.Meconi - Alpitour World

Un piccolo angolo d’Italia nel cuore del Mar dei Caraibi. La possiamo definire così La Romana, tra le principali città e località turistiche della Repubblica Dominicana. La prima delle mete americane a essere stata scoperta da Cristoforo Colombo durante i suoi viaggi verso le Indie è un vero e proprio gioiellino immerso nel verde, riparato dai boschi tropicali e destinato a un turismo di qualità.

La sua è una storia decisamente interessante, che si lega a doppio filo all’emigrazione dei nostri connazionali verso il nuovo continente. Ancor prima delle “fughe” di massa degli italiani tra Ottocento e Novecento, però, furono i cubani che qui vollero stabilirsi nel 1897 per fondare una raffineria di petrolio.

Solo venti anni dopo, nel 1917, fu una famiglia della periferia di Roma che si trasferì nella città aprendo un mulino attraverso il quale si produceva lo zucchero con la materia prima raccolta nelle grandi piantagioni circostanti. Ancora oggi l’oro bianco è la materia che costituisce una parte significativa degli introiti economici della popolazione locale.

Passeggiando lungo i monumenti, tutti piuttosto contemporanei nella costruzione ma di stile più antico, sembra a tratti di trovarsi proprio nelle campagne intorno alla capitale. Molto interessante, ad esempio, è l’Altos de Chavón, un complesso di edifici costruiti intorno agli anni Settanta su progetto dell’architetto italiano Roberto Copa. Il gusto tipicamente mediterraneo, che sembra ricordare quelle belle case appena fuori Roma, fa di questa località poco fuori La Romana un vero angoletto d’Italia a 110 chilometri da Santo Domingo.

Per godersi al meglio tutto il bello di La Romana, sono molte le proposte di soggiorno a disposizione del viaggiatore. Tra le mete più particolari troviamo l’elegante SeaClub Style Hilton La Romana, situato nei pressi della celebre Playa Bayahibe e a soli 16 chilometri dall’aeroporto di La Romana. Questa oasi di pace e serenità, circondata dal verde e bagnata da un mare dalle mille sfumature azzurre, è improntata al lusso e all’esclusività: un 5 stelle per godersi tutto il meglio della Repubblica Dominicana, con il tradizionale stile e ospitalità italiani che Alpitour porta ai quattro angoli del globo.

Le 5 esperienze da non perdere a La Romana

Abbiamo citato l’Altos de Chavón come classico esempio di un borgo tipicamente italiano, fatto di antiche chiesette in pietra, un grande anfiteatro per gli spettacoli e delle ville immerse nel verde. Una riproduzionedel Bel Paese bagnato però dalle acque del Mar dei Caraibi e, soprattutto, una delle tante interessanti attrazioni per chi decide di godersi una vacanza tra le atmosfere piacevolmente rilassanti della Repubblica Dominicana.

Poco lontano dalla costa di La Romana, i visitatori possono godersi un luogo dove la natura sembra aver dato fondo a tutte le sue risorse di meraviglia: è l’Isla Catalina, un piccolo isolotto che si raggiunge in pochi minuti di navigazione.

Spiagge bianchissime, punteggiate dalle immancabili palme, introducono a un mare cristallino che cela anche spazi di barriera corallina. Anche grazie a profondità non eccessive, è possibile fare delle bellissime immersioni, ammirando numerose specie di pesci. Snorkeling, ma anche abbronzature rilassanti e la presenza di un Museo vivente del mare, sul sito di un antico naufragio. Sapevate che il nome dell’isola fu voluto proprio da Colombo, che la dedicò a Caterina di Castiglia, figlia della regina Isabella, finanziatrice della spedizione?

A La Romana ci sono numerosi campi da golf, come quelli del “Dente del Cane” (Casa de Campo) e il Dye Fore Golf Club. Per gli appassionati delle 18 buche, la possibilità di fare sport in uno degli scenari più belli al mondo, dove bunker sabbiosi e laghetti sono circondati dal mare tropicale.

Decisamente curiosa è la presenza, in Avenida Libertad (all’incrocio con Calle Dr. Teofilo Hernandez) di un obelisco, certo monumento poco avvezzo a queste latitudini. La sua è un’origine recente, poiché venne costruito negli anni Cinquanta dal dittatore Trujillo. Oggi è stato restaurato e dipinto con scene tipiche della Repubblica Dominicana, sia per lasciarsi il passato alle spalle che per presentare una versione moderna, allegra e accogliente del paese caraibico.

Tante le spiagge da scegliere, tra cui Caleta e Arena Blanca, quest’ultima con dei colori straordinari, che la rendono la perfetta cartolina dell’isola. In fatto di spiagge, qualsiasi sia la vostra scelta difficilmente rimarrete delusi da un paese, e un’isola, che hanno reso ancor più interessante l’idea di una vacanza nel Mar dei Caraibi.

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