Lo sciopero generale del 16 dicembre, proclamato insieme alla Uil, “è assolutamente confermato, i segnali che abbiamo dai territori e dalle assemblee sono positivi, di una adesione che sarà forte e di manifestazioni che ci aspettiamo molto partecipate”. A rivendicarlo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine di una iniziativa dell’Alleanza contro la povertà sulle modifiche al reddito di cittadinanza. “Abbiamo delle richieste molto precise sulle pensioni, sul fisco, sulle politiche industriali e contro la precarietà“, ha precisato Landini, sulle quali “non abbiamo avuto risposte dal governo“.
Per questo, Landini non comprende gli appelli dei partiti e le manifestazioni di sorpresa sullo sciopero, anche da parte del centrosinistra e del segretario Pd, Enrico Letta: “Mi stupisco io se le forze politiche si stupiscono di quello che stiamo dicendo, allora non capisco dove vivono. C’è una condizione di malessere, di disagio sociale sotto gli occhi di tutti. Ma in questa maggioranza di governo non c’è questa consapevolezza”. Rispetto alle divisioni con la Cisl, che non ha aderito allo sciopero ma tornerà in piazza, il segretario Cgil ha invece tagliato corto: “Prendo atto, voglio precisare che la piattaforma unitaria che porteremo in piazza l’abbiamo elaborata insieme. Scenderemo in piazza anche per sostenere le richieste all’esecutivo che la Cisl aveva fatto con noi”.
Landini ha poi replicato al segretario di Confindustria, Carlo Bonomi, che aveva bollato la scelta di scioperare come ‘sbagliata’: “Capisco che a chi ci rimette una giornata, perché scioperare costa, stiamo chiedendo un sacrificio. Lo so che costa fatica, non so se anche Bonomi se ne rende conto perché credo che in vita sua uno sciopero non lo abbia mai fatto, non ha mai avuto il problema di doversi battere per migliorare la condizione non solo sua ma anche degli altri”.