I vertici del colosso di Wolfsburg hanno riorganizzato i ruoli e le competenze interne con 5 nuovi membri nel CdA. Il 56% di investimenti sarà dedicato alla corsa verso elettrificazione e digitalizzazione
Il CEO di Volkswagen, Herbert Diess, dopo le incertezze dell’ultimo periodo riguardo una sua possibile uscita dal gruppo, rimane a giocare in casa pur con un potere ridimensionato. Confermato nel ruolo di responsabile dei marchi di volume, della strategia e di Cariad, la divisione per lo sviluppo dei software, nondimeno Diess vede parte delle sue competenze affidate ai nuovi componenti del consiglio di amministrazione, che ora salgono a dodici.
Il Presidente del Consiglio di Sorveglianza, Hans Dieter Pötsch, ha spiegato il perché del nuovo assetto aziendale: “Con le delibere adottate, tutte le aree di importanza strategica vengono rafforzate con l’obiettivo di avere le persone giuste al posto giusto. Questo dà al Consiglio di Amministrazione ancora più potere per affrontare con successo i compiti degli anni a venire”. Ralf Brandstätter, CEO di Volkwagen Passenger Cars, dal primo gennaio 2022 entrerà a far parte del CdA del Gruppo e sarà a capo delle attività del marchio. In più, dal 1° agosto dello stesso anno guiderà la divisione cinese al posto di Diess. Thomas Schäfer diventerà, dal primo aprile 2022, COO, Direttore Operativo di Volkswagen Passenger Cars.
A far parte del direttivo un numero maggiore di donne, con Hildegard Wortmann per le vendite e Hauke Stars, esperta di tecnologie e mercati, responsabile per il settore IT e Organizzazione. Stars ha fatto parte della commissione di Deutsche Börse AG dal 2012 al 2020 e ricopre incarichi in vari consigli di vigilanza e consultivi.
Manager della divisione Legale, Manfred Döss, avvocato di fiducia del gruppo, subentrerà a Hiltrud Werner a partire dal primo febbraio 2022. Döss è stato il legale che ha guidato l’azienda fuori dallo scandalo del Dieselgate. Infine, a Gunnar Kilian, capo del personale e della divisione Truck & Bus, verrà modificato il contratto per rimanere all’interno dell’azienda oltre la sua scadenza prevista per aprile 2023.
Diess, figura a rischio in seguito agli scontri con il potente sindacato IG Metall, ha affermato che la riorganizzazione del team dirigenziale prevede la delega sulla gestione dei singoli marchi, per concentrarsi sulle aree di business globali. Alla fine della riunione, Hans Dieter Pötsch ha dichiarato: “Abbiamo preso decisioni importanti e trovato buone risposte per rendere la Volkswagen pronta per il futuro”.
Il “Planning Round 702“, il piano da 159 miliardi di investimenti, prevede 89 miliardi per la mobilità elettrica e la digitalizzazione che equivalgono al 56% del capitale da investire. Un ulteriore passo è l’elettrificazione di un numero maggiore di stabilimenti in Europa con lo scopo di diventare leader del mercato a elettroni entro 2025. Secondo le previsioni di Volkswagen, la spesa per i veicoli elettrici aumenterà del 50% rispetto all’anno scorso e, entro il 2026, un quarto delle vendite sarà di vetture a batteria.
Dal quartier generale Vw, inoltre, son arrivate ulteriori conferme per la realizzazione di una nuova fabbrica di automobili elettriche vicino alla storica sede di Wolfsburg. Il sito produrrà circa 250.000 veicoli nell’ambito del progetto Trinity, la piattaforma per i mezzi del futuro. “Stiamo diventando produttori di batterie e gestori di reti di ricarica, i software giocano ruoli sempre più importanti e stiamo sviluppando nuove attività commerciali di ampia portata”, ha affermato Diess, aggiungendo che in casa Volkswagen si stima un profitto di 20 miliardi di euro di entrate entro il 2030 dalla sola divisione batterie.