Pfizer o Moderna? La campagna per la terza dose di vaccino anti Covid, sembra strano, ma ha creato qualche resistenza nelle persone che hanno completato il primo ciclo con il composto sviluppato dalla casa farmaceutica statunitense con i tedeschi di Biontech e si sono visti offrire come booster l’altro vaccino a Rna messaggero, quello che per esempio è stato somministrato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In questo momento c’è maggiore disponibilità del vaccino americano nato dalla collaborazione della società con i National Institutes of Health (Usa) ed è per questo che viene offerto anche a chi alla prima tornata è stato vaccinato con Pfizer.
Ci sono quelli che hanno ricevuto il monodose Janssen (Johnson&Johnson) e avranno uno dei vaccini a Rna messagero. C’è infine una platea di persone – come gli insegnati e anche uomini e donne delle forze dell’ordine – che hanno iniziato con Astrazeneca, poi hanno ricevuto Pfizer e infine potrebbero ricevere Moderna. Una immunizzazione che Carlo Federico Perno, responsabile del dipartimento di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, battezza spiritosamente la “vaccinazione Arlecchino”. Inoltre un recentissimo studio pubblicato su The Lancet si è dimostrato come la cosiddetta vaccinazione eterologa non sono sia sicura ed efficace ma anche consigliabile.
Professore, incredibile ma vero ma c’è qualcuno ha ricevuto Pfizer e che di fronte al vaccino Moderna esprime perplessità…
Mi sfugge dove siano i dati che indicano che uno è meno efficace dell’altro o è più tossico. Sto cercando di capire al meglio la situazione, anche perché questa domanda mi è stata già fatta e non ho trovato risposta nei dati scientifici.
Forse perché alcuni paesi scandinavi non raccomandano più Moderna negli under 3o per un potenziale rischio miocardite?
In questi paesi – che hanno grandissima disponibilità di vaccini rispetto alla popolazione – di fronte al minimo dubbio, si è optato, per gli under 30, per un passaggio precauzionale a Pfizer. Al momento sono dubbi che non hanno trovato conferme scientifiche sostanziali. Bisogna ricordare che noi siamo stati abituati da Galileo e da Cartesio in poi, quindi da circa quattro secoli, a muoverci sulla base delle evidenze, e le evidenze vengono pubblicate in articoli scientifici prima che sui giornali. Il Covid ha purtroppo rotto questo schema. Alcune comunicazioni contenenti informazioni delicate, importanti per la salute pubblica, finiscono sui giornali prima delle conferme scientifiche, di conseguenza, e giustamente, le persone pongono domande. La storia della maggiore reattogenicità – mi sfugge il significato negativo di questo termine, che ha una valenza invece positiva – di Moderna non mi risulta che sia stata dimostrata in studi scientifici controllati. In Italia, come in tanti Paesi del mondo, soprattutto Stati Uniti, sono state somministrate milioni e milioni di dosi di Moderna, senza aver evidenziato reazioni specifiche che pongano dubbi sulla sicurezza di questo vaccino. Ad oggi, efficacia e sicurezza dei due vaccini sono pressoché sovrapponibili.
Ci sono poi quelli appartenenti ad alcune categorie – come insegnanti e forze dell’ordine – che ricevono la terza dose, diversa non solo dalla seconda ma anche dalla prima
La chiamo sorridendo, ma in maniera molto positiva, la vaccinazione Arlecchino. Tre tipi diversi di vaccini. Nello studio di Lancet i vaccini di Pfizer e Moderna si confermano molto ma molto simili e la loro somministrazione “eterologa” non dà vantaggi rispetto alla vaccinazione classica. Di contro, la vaccinazione eterologa con AstraZeneca, seguita da Pfizer o Moderna, stimola marcatamente la risposta immunitaria, apparentemente più della vaccinazione omologa. Ciò non è del tutto sorprendente, dato che ogni tipologia di vaccino stimola una parte diversa del sistema immunitario, e questo può produrre un effetto positivo nella persona vaccinata (come pubblicato su Lancet).
L’abbinamento Pfizer-Moderna o Moderna-Pfizer lo possiamo definire eterologo?
Di nome più che di fatto, essendo, come detto, vaccini molto simili. Di contro, il vaccino Astrazeneca stimola una risposta immunitaria diversa rispetto a quello a mRna. Questi ultimi, volendo essere semplicistici (il quadro è molto complesso) stimolano più la produzione anticorpale, mentre si ipotizza che quelli ad adenovirus stimolino più una risposta cellulare.
A breve arriverà un nuovo vaccino, Novavax a base di proteine, che è molto atteso. Cosa ne pensa?
Penso che sia un buona notizia, perché sembra molto efficace ed è facilmente gestibile anche in assenza della catena del freddo. Tuttavia non deve essere posto in competizione con quelli a mRna, in quanto il principio di azione è simile. Novavax contiene la proteina spike, Moderna e Pfizer l’mRna che fa produrre la proteina spike alla cellula. Sento parlare di ipotesi che i vaccini a Rna messaggero agiscano sul Dna delle cellule umane modificandolo. Nessuna evidenza di ciò, e nessun supporto scientifico, l’mRna trasferisce informazioni, non codifica come invece avviene per il nostro Dna.