"Una denuncia partita per i toni ingiuriosi che aveva utilizzato in un’emittente televisiva locale e per una serie di post che aveva scritto contro di me. Una delle ultime cose che aveva detto è che io sarei figlio di Riccardo Schicchi. Una follia" ha detto il giornalista al Corriere. E poi ha aggiunto: "Spero torni più vivo e incazzato che mai a combattere a La Zanzara con i suoi deliri"
Si chiama Maurizio Buratti ma per gli ascoltatori de La Zanzara, il programma condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio24, è “Mauro da Mantova“. Il 61enne, no vax convinto e sostenitore di teorie a dire poco strampalate, è ricoverato da due giorni per covid nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento, Verona. Come detto da Cruciani (che lo ha convinto a ricoverarsi) le condizioni di Buratti sono molto gravi. E ora parla il principale antagonista (in trasmissione) di Mauro da Mantova, David Parenzo: “Per prima cosa voglio informare che sono pronto a ritirare la querela che avevo fatto nei suoi confronti – ha detto il giornalista al Corriere della Sera – una denuncia partita per i toni ingiuriosi che aveva utilizzato in un’emittente televisiva locale e per una serie di post che aveva scritto contro di me. Una delle ultime cose che aveva detto è che io sarei figlio di Riccardo Schicchi. Una follia. La cosa veramente seria è che questa persona, suo malgrado, sta diventando un testimonial a favore della vaccinazione”. E Parenzo si mostra davvero preoccupato per “l’interventista” del programma: “Spero torni più vivo e incazzato che mai a combattere a La Zanzara con i suoi deliri: questo caso dimostra come le storie più significative possano spiegare la realtà a questa minoranza no vax che ancora crede che il vaccino sia più pericoloso del Covid. Non auguro la morte a nessuno, voglio che Mauro torni con noi, ma spero che l’intera vicenda nella sua drammaticità possa essere d’aiuto a molti scettici. Sono felice che grazie all’intervento di Cruciani si sia fatto ricoverare”.