‘Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost! è una delle frasi più famose e più utilizzate anche nel parlare comune della fiction Gomorra che da anni rappresenta e disonora Napoli in tutto il mondo. E’ la prima frase che mi è venuta in mente leggendo tutte le notizie di stampa circa l’esito tristemente fallimentare della cosiddetta “missione” del neo Sindaco Gaetano Manfredi alla disperata ricerca dal governo centrale di fondi “per salvare il Comune di Napoli”.
Come napoletano, come cittadino italiano, come Difensore civico delle assise di Palazzo Marigliano – che tanto ha lottato insieme ad altri grandi maestri come il professore Franco Ortolani, guidati tutti dall’avvocato Gerardo Marotta e dal fior fiore anche dei giuristi napoletani – resto basito, infuriato, sconvolto e addolorato sino alla morte da tanta apparente insipienza e incapacità gestionale dei rappresentanti dello Stato. Rappresentanti che, a livello locale, altro non hanno saputo fare negli ultimi decenni che svendere tutte le proprie fonti di risorse certe e intoccabili a lobby e a parenti e amici di “disonorevoli” eletti in Parlamento e/o in Regione, preoccupandosi con efficacia solo di stroncare, bloccando tutte le fonti di finanziamento certo, chiunque non facesse parte delle lobby al potere, come è stato pure l’ex sindaco Luigi De Magistris!
Abbiamo studiato e reso noto all’opinione pubblica come Assise di Palazzo Marigliano sin dal 2007 la terribile e micidiale “truffa” rappresentata dal maxi inceneritore di Acerra, l’unico della Campania che, però, da solo incenerisce almeno quanto nove (!) di quelli della Lombardia ed è oggi il più grande inceneritore di Italia. Mentre per fare il suo lavoro uccide gli acerrani di incenerimento della munnezza campana (non solo di Napoli!), garantisce a chi lo “gestisce” (perché tutti i soldi per costruirlo li abbiamo pagati solo noi campani!) – e cioè i Comuni di Milano, Brescia, Bergamo e Varese, soci proprietari della società lombarda A2a – non meno di 75 milioni di euro l’anno, che tali Comuni incassano grazie alla sola “gestione” della “munnezza” campana. A loro i soldi, a noi le polveri sottili e le ceneri tossiche che anche nel 2020 hanno ucciso più napoletani di tutti i lombardi, sia pure dopo l’epidemia di Covid-19!
A suo tempo (“governo” Berlusconi!) si è infatti detta e materializzata la “gestione” della munnezza campana alla A2a, perché la nostra società Asia di Napoli non era in grado di “gestire” correttamente il funzionamento di tale maxi inceneritore di Acerra, che oggi garantisce da solo – ripeto – un incasso all’anno non inferiore ai 75 milioni di euro alla sola A2a lombarda! Ogni anno, dal 2014, per circa trent’anni!
Ancora, a parte improvvise quanto incompetenti affermazioni pre-elettorali di pseudo-ambientalisti, veri acchiappa-posteggiatori abusivi e compagnia cantando, nessuno ricorda che lo Stato italiano, senza alcun motivo valido, continua a regalare ogni giorno ad alcune aziende private ben identificate beneficate da alcuni ben identificati politici ancora pienamente operanti a fare del male all’Italia, non meno di 265mila euro al giorno(!) di sola Tangenziale interna della città di Napoli, unica tangenziale a pedaggio di Italia!
In sintesi quindi, basterebbe soltanto recuperare quello che è già nostro e che i napoletani pagano ogni giorno senza fiatare, e cioè circa 75 milioni di euro dalla semplice “gestione” del maxi inceneritore di Acerra e non meno di circa 95 milioni di euro all’anno dalla semplice “gestione” della tangenziale interna di Napoli – tutto già pagato dallo Stato italiano, e cioè da noi tutti – per avere tutti i fondi necessari per “salvare” Napoli da un dissesto finanziario che è stato creato, voluto e mantenuto da una classe di politici o incompetenti o venduti, tutti ancora pienamente al potere a continuare a fare danni. Tertium non datur!
E nel frattempo l’eccezionale compagine di parlamentari e consiglieri regionali campani e napoletani presenti al governo e nella regione per cosa si fa notare? Per scrivere libri, fare coming out e, già nel lontano 2015, far passare sotto silenzio una legge regionale che consentiva anche a tutti loro di dare ricchi posti di lavoro regionali a tutti i propri parenti e amici. La sola consigliera regionale Maria Muscarà dell’ex M5S ci ha rimesso la faccia e certamente la prossima consiliatura facendo saltare questo accordo vergognoso e decisamente più “camorrista” di qualunque “Gomorra”: e abbiamo dovuto pure assistere a pubbliche “pezze” di giustificazioni per ripresentare la norma evita-parenti che sono state peggiori del “buco” che avevano provato in silenzio a fare.
Se a Napoli, come in Italia, imperano e governano le lobby – tra cui ormai certamente sia quelle massoniche che quelle camorriste – che speranze abbiamo, noi cittadini normali, di avere uno Stato che realmente ci governi, ci protegga e ci tuteli non solo da quelli che con onestà si dichiarano massoni e camorristi doc, ma anche, e soprattutto, da quelli che si sono fatti eleggere per governare anche peggio di quanto potrebbero fare direttamente i Licio Gelli o i Gennaro Savastano e l’Immortale Ciro al posto loro?
Sia ben chiaro a tutti che con la sola Tangenziale di Napoli e con il solo maxi inceneritore di Acerra (prendi uno e incenerisci per nove!) sottratti a privati (pure leghisti!) e restituiti ai campani, lo Stato italiano, localmente, disporrebbe di non meno di 150 milioni di euro all’anno per ripianare tutti i debiti che il malgoverno degli ultimi decenni ha creato localmente.
Ripigliammece chello che è o nnuosto! Per sentirlo e per concretizzarlo, devo davvero votare direttamente Genny Savastano?