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Sienna Miller risarcita dal Sun: “Mi hanno rovinato la vita. Avrei preferito un processo ma non posso combattere con i soldi di Murdoch”

"Avrei preferito un processo per stabilire la colpevolezza del gruppo - ha spiegato l'attrice - Purtroppo non è un’opzione per me, come non lo è per chi non ha milioni di sterline da dedicare alla ricerca della giustizia. Questo è il nostro mondo"

di F. Q.

“Una notizia ottenuta con “mezzi palesemente illegali””. Così Sienna Miller aveva parlato davanti all’Alta Corte del Regno Unito riferendosi alla notizia della sua gravidanza che il Sun, nel 2005, diffuse prima ancora che le avesse tempo di dirlo ai suoi familiari e amici. Ora l’attrice verrà risarcita dal tabloid (stando al Guardian, si tratta di una delle cifre più alte mai sborsate) che fa parte dell’impero di Rubert Murdoch. Il giornalista del Sun, Nick Parker, avrebbe ottenuto l’informazione consultando investigatori privati e altre fonti. L’allora editrice del giornale scandalistico, Rebekah Brooks (che oggi è amministratore delegato dei media di Murdoch), avrebbe chiamato l’agente della Miller assicurando che la notizia non sarebbe stata pubblicata. Non è andata così. Miller perse il bambino. Nessun accertamento di illecito però: “Avrei preferito un processo per stabilire la colpevolezza del gruppo – ha spiegato Miller – Purtroppo non è un’opzione per me, come non lo è per chi non ha milioni di sterline da dedicare alla ricerca della giustizia. Questo è il nostro mondo. Sino a quando qualcuno non potrà contrastare i soldi di Murdoch, queste parole sono tutto ciò che ho”. E ancora: “Il loro comportamento mi ha distrutto, ha danneggiato la mia reputazione, in alcuni casi in modo irreparabile, mi ha portato ad accusare amici e parenti di vendere informazioni su di me catapultandomi in uno stato di paura intensa e paranoia“.

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