Secondo gli inquirenti gli averi nascosti avevano un valore pari a 10 miliardi di euro. La somma che il colosso elvetico dovrà pagare era inizialmente di 3,7 miliardi, cui se ne aggiungevano 800 milioni di risarcimento
La Corte d’appello a Parigi condanna Ubs, colosso bancario elvetico, a pagare una maxi multa di 1,8 miliardi di euro per aver aiutato facoltosi clienti francesi ad evadere il fisco. In un primo momento – febbraio 2019 – la multa era stata pari a 3,7 miliardi ed era previsto inoltre un risarcimento di 800 milioni per un totale complessivo di 4,5 miliardi di euro. La banca elvetica è accusata di essere andata a caccia di clienti in Francia, fra il 2004 e il 2012, per convincerli ad aprire conti in Svizzera non dichiarati alle autorità tributarie.
Gli inquirenti avevano stimato che gli averi nascosti al fisco ammontassero ad almeno 10 miliardi di euro. Legalmente Ubs deve rispondere di fornitura illecita di servizi finanziari a domicilio (“démarchage“) e di riciclaggio aggravato del provento di frode fiscale. Il verdetto della Corte d’appello era atteso per lo scorso 27 settembre, ma era poi stato rinviato a 13 dicembre: la decisione, era stato allora comunicato, non aveva potuto essere ‘finalizzata’ a causa ‘del congedo malattia’, di uno dei tre giudici della corte.