Il sottosegretario all’Istruzione smentisce categoricamente l'ipotesi di una chiusura delle scuole prima del 23-24 dicembre e di un conseguente ritorno in dad: "A chi auspica interruzioni della didattica in presenza rispondo con fermezza che la continuità della didattica in presenza sarà preservata"
Niente anticipo delle vacanze di Natale: il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, smentisce categoricamente l’ipotesi di una chiusura delle scuole prima del 23-24 dicembre, i giorni in cui in tutta Italia scatterà la pausa per le festività. “Leggo da più parti ipotesi di chiusura anticipata delle scuole e conseguente dad per i nostri studenti: falso“, ha affermato Sasso. Che poi ha aggiunto: “A chi auspica interruzioni della didattica in presenza rispondo con fermezza che la continuità della didattica in presenza sarà preservata e che la percentuale delle classi che ad oggi sono costrette alla didattica a distanza è assai ridotta: non più del 5% a livello nazionale. Non c’è ragione dunque oggi per causare una ulteriore deprivazione ai danni dei nostri ragazzi“.
Il sottosegretario ha voluto sottolineare il ruolo di insegnanti e personale Ata: “Hanno risposto in modo straordinario alla campagna vaccinale e lo stanno facendo ancora una volta sottoponendosi alle terze dosi. Non può essere la comunità scolastica a pagare dazio per l’ennesima volta se ci si trova in difficoltà con monitoraggio e tracciamento dei contagi”. Una messaggio diretto al Ministero della Salute: “Rafforziamo i dispositivi e le strutture sanitarie, ma non chiediamo un nuovo, insostenibile sacrificio ai nostri ragazzi e alle loro famiglie”.
“Dobbiamo reperire ulteriori fondi per gli impianti di aerazione e ventilazione meccanica nelle aule, visto che hanno dimostrato grande efficacia negli istituti in cui sono stati installati e cancelliamo la burocrazia che ne impedisce o ne ritarda la messa in opera”, ha specificato Sasso. “Vanno cercate e trovate idee e risorse, senza percorrere la strada più facile ma anche più devastante della chiusura delle scuole. È un nostro preciso dovere”, ha poi concluso il sottosegretario.