Abbiamo messo alla prova su strada la nuova SAV, che può essere considerata un manifesto sia per quanto riguarda lo stile che la strategia di elettrificazione del marchio bavarese. Ecco com'è andata
100% elettrica nativa, 100% Bmw. È così la nuova iX, maxi Suv, anzi, Sav – acronimo di Sports Activity Vehicle – destinato a cambiare i paradigmi stilistici e tecnologici del marchio bavarese. Rappresenta un po’ la summa di quanto di meglio attualmente disponibile in fatto di elettrificazione, guida automatizzata e connettività, condividendo con le altre Bmw l’equilibrio fra sportività e comfort. Sfiora i 5 metri di lunghezza e nasce sulla base tecnica di un pianale dedicato, avanzato mix di acciaio, alluminio, fibra di carbonio e materiali termoplastici. Il design è di quelli che dividono, specie al frontale, ma l’aerodinamica non si discute, più efficiente di quella di molte sportive.
Impossibile non soffermarsi sulla maxi griglia frontale – messa ulteriormente in risalto dai sottili fari a led –, che nasconde numerosi sensori, una telecamera e un radar: sono gli occhi dei sistemi di assistenza alla guida. Ancor più di impatto l’abitacolo, minimalista ma realizzato con materiali di qualità elevatissima: un “lusso 3.0”, all’insegna della digitalizzazione spinta, che passa da un cruscotto da 12,3” senza soluzione di continuità col sistema multimediale da 14,9”. Quest’ultimo, oltre che coi comandi vocali e quelli touch, si gestisce con un controller fatto di cristallo.
Il gps, poi, è dotato di funzionalità di realtà aumentata e visualizza pure delle frecce virtuali che indicano dove svoltare. Il ponte di comando è rivolto verso il guidatore, come da tradizione. Mentre a inondare di luce l’abitacolo pensa il tetto panoramico fotocromatico (optional), che si brunisce premendo un tasto. Il passo di ben tre metri – garantito dalla compattezza della meccanica elettrica – garantisce una spaziosità interna da ammiraglia. Mentre le poltrone interne, dotate di funzione di massaggio e ventilazione, sanno di first class. Tuttavia, il bagagliaio potrebbe essere più capiente. Amate la musica? In opzione c’è un impianto hi-fi by Bowers & Wilkins che da solo costa 5 mila euro: ha ben 30 altoparlanti e trasforma l’abitacolo in un auditorium.
Sulla versione xDrive50 oggetto del test, la spinta è assicurata da una coppia di motori elettrici da 523 CV di potenza complessiva, installati rispettivamente all’avantreno e al retrotreno in modo da poter contare sulle quattro ruote motrici. I propulsori sono alimentati da una batteria da 111,5 kWh: con la ricarica rapida a 200 kW è possibile passare dal 10 all’80% dell’autonomia in 35 minuti. A proposito di autonomia, quella dichiarata è di oltre 600 km, ma molto dipende (ovviamente) da come si dosa l’acceleratore.
La massa complessiva è importante certo, sfiora le 2,5 tonnellate. Tuttavia, complice il baricentro basso, la iX risulta precisa in curva e relativamente agile, anche grazie alle ruote posteriori sterzanti che aiutano a chiudere le traiettorie con poco angolo di sterzo. E, sfruttando la coppia motrice istantanea del powertrain elettrico, lo scatto è da sportiva vera, con uno zero-cento completato in 4,6 secondi.
Tuttavia, la iX riesce a farsi apprezzare ancora di più per il comfort di marcia di cui è capace, specialmente sotto il profilo dell’insonorizzazione, davvero curata. Le sospensioni pneumatiche infine, garantiscono un assorbimento delle asperità molto efficace: sembra quasi di fluttuare su una sorta di tappeto volante. Prezzo? Circa 103 mila euro: roba da ricchi, quindi. Ma, rinunciando a un po’ dello sprint dell’edizione xDrive50, la “40” viene via a 84 mila euro.