Il Consiglio dei ministri ha confermato lo stanziamento di 3,8 miliardi per far fronte al rincaro delle bollette di luce e gas in vista dei nuovi aumenti previsti per il primo trimestre 2022. Lo ha detto il ministro Daniele Franco durante la riunione a quanto si apprende da fonti governative. Di questi fondi 1,8 miliardi annullano gli oneri generali di sistema per le utenze fino a 16kwh, 600 milioni servono ad abbassare l’aliquota Iva per il gas al 5% (ora al 10% per le utenze domestiche, al 22% per le altre). Per il gas gli oneri di sistema sono azzerati per tutti, per le famiglie svantaggiate gli aumenti sono annullati grazie a uno stanziamento di 900 milioni di euro. Il governo valuterà anche l’ipotesi di rateizzare le bollette, in particolare per le imprese. La rateizzazione consentirebbe, a quanto spiegano fonti di settore, di dare sostegno alle aziende in difficoltà per i rincari, senza configurare aiuti d’impresa. Le misure per le bollette saranno contenute in un emendamento del governo alla manovra e non in un decreto ad hoc.
Oggi il prezzo del gas ha raggiunto un nuovo record sui mercati europei dove è scambiato ad oltre 120 euro per megawatt/ora. Nell’ultimo mese le quotazioni sono salite di circa il 30%. I nuovi rincari sono dovuti soprattutto alle tensioni nell’Europa dell’Est che coinvolgono Russia, Ucraina e Bielorussia. Mosca rifornisce l’Europa di circa il 40% del gas che il Vecchio Continente consuma e i gasdotti attraversano sia la Bielorussia, sia l’Ucraina. In particolare i mercati temono lo scenario di un’invasione russa dell’Ucraina che potrebbe comportare un’ ulteriore riduzione degli approvvigionamenti. Il primo ministro bielorusso Alexander Lukashenko, molto vicino a Mosca, è tornato a minacciare la Ue con possibili interruzioni del transito di gas. In questo scenario pesa sui mercati anche l’ulteriore allungamento dei tempi per la messa in funzione del gasdotto North Stream 2 che corre direttamente dalle coste della Russia a quelle della Germania tagliano fuori i paesi confinanti.
“L’Italia, assieme alla Francia, alla Spagna e ad altri Paesi, propone di muoversi insieme” sul dossier energia, “di avere un comune approccio per quanto riguarda non solo il calmieramento dei prezzi ma anche per avere progetti comuni come quello sullo stoccaggio”, ha detto oggi il sottosegretario agli Affari Ue Enzo Amendola .Il tema dei prezzi energetici sarà sul tavolo del summit dei leader Ue giovedì. Sinora i paesi dell’Unione non sono riusciti a condividere una stratega comune per far fronte ai rincari dei prodotti energetici. “Verifichiamo come aumentare la quota di produzione nazionale del gas, a parità di consumi interni, riducendo le importazioni. Non si tratta di trivellare di più, ma di usare di più i giacimento che ci sono già, che sono chiusi e che possono essere riaperti in un anno”, ha detto oggi il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in audizione .