di Campagna Nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile

Il ministro Roberto Cingolani non vuole proprio ascoltare i cittadini: malgrado due referendum vinti contro il nucleare in Italia e l’Ipcc abbia indicato il metano come principale causa antropica del surriscaldamento globale, questa Italia guidata da Cingolani ha chiesto che nucleare e gas siano inclusi nella tassonomia “green” della Ue, cioè meritevoli di finanziamenti europei e nazionali, in nome del “New Green Deal”.

La Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile aveva organizzato una manifestazione sotto il MITE il 9 ottobre scorso per incontrare il Ministro e parlare proprio di questi temi e, a inizio dicembre, aveva inviato insieme all’Ong tedesca Urgewald e la Ong francese Reclaim Finance una open letter a Cingolani, firmata da oltre 60 associazioni, Ong e movimenti italiani, per chiedere di non includere il nucleare e il gas nella tassonomia green. La stessa lettera era stata inviata da oltre 100 Ong anche a Olaf Scholz, nuovo cancelliere tedesco, che ha recepito l’appello, proponendo un programma tedesco di Green New Deal molto più coraggioso.

Invece il ministro Cingolani ha appoggiato nella Ue la linea francese, opposta a quella tedesca, austriaca e danese, con l’aggravante che l’Italia non produce e vende impianti nucleari e che Cingolani non rappresenta l’opinione del popolo italiano, che in ben due referendum ha bocciato ogni sviluppo del nucleare. Chi ha rappresentato dunque Cingolani all’Ue? Non certo i cittadini italiani…

Basta con le decisioni personali di questo Governo. Abbiamo il diritto alla consultazione pubblica su tutti i piani e progetti del Governo, compresi i progetti del Pnrr energetici di cui non sappiamo ancora niente. Due terzi di questi fondi sono debiti che noi cittadini e i nostri figli dovranno restituire all’Europa. Non sprechiamo questi fondi in nucleare e investimenti fossili.
#PerilClimaFuoridalFossile

Ecco la Open Letter:

A Roberto Cingolani
Ministro della Transizione Ecologica
Roma, Italia

Lettera aperta

Salviamo il Green New Deal: agiamo per evitare che l’energia nucleare di fissione e il gas fossile vengano etichettati come verdi

Egregio Ministro,

Siamo estremamente preoccupati per l’annuncio del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di etichettare probabilmente sia l’energia nucleare che il gas fossile come “sostenibili” nel contesto della tassonomia dell’Ue. Secondo le notizie dei media nazionali, è stata l’assenza di una forte voce italiana contro il nucleare nel Consiglio europeo del 21/22 ottobre che ha contribuito direttamente a questa decisione. Nel suo ruolo di attuale Ministro della Transizione Ecologica, La invitiamo a confermare in modo rapido e deciso il veto italiano contro l’etichettatura del nucleare come una forma di energia sostenibile e sottolineare che il tentativo della Commissione di plasmare questa discussione durante la Cop26 sull’emergenza climatica non è accettabile.

Il regolamento sulla tassonomia dell’Ue ha lo scopo di fornire linee guida per i necessari investimenti orientati al futuro per la transizione ecologica dell’Europa. L’energia nucleare, tuttavia, è insostenibile a causa dei gravi rischi per la sicurezza, dell’inquinamento ambientale e del problema delle scorie ancora irrisolto. Il gas fossile emette grandi quantità di gas serra dannosi per il clima, in particolare il metano (methane leakage), lungo la sua catena di estrazione e trasporto. Garantire al nucleare e al gas fossile l’etichetta di sostenibilità minerebbe gli obiettivi climatici dell’Ue, distoglierebbe gli investimenti tanto necessari nella transizione verde e metterebbe a repentaglio la credibilità dell’intero Green Deal europeo.

L’Italia ha abrogato col referendum di giugno 2011 il nucleare, in cui il quesito viene validamente approvato con un quorum di circa il 54% di votanti e una maggioranza di oltre il 94%, il programma italiano nucleare. Una volta per tutte. E abbiamo ancora il problema aperto delle scorie nucleari di allora.

Le ONG e associazioni italiane e di tutta Europa le chiedono di prendere una posizione altrettanto chiara contro l’energia nucleare ma anche contro il gas fossile a livello europeo.

E ricordiamo che, in attuazione degli standard di tutela loro riconosciuti dai Trattati europei e internazionali (in particolare dagli artt. 3 n. 3 e 6 dell’UNFCCC), oltre che dalla Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con Risoluzione 53/144, 8 marzo 1999, e dalle Linee guida sulla Protezione dei Difensori dei Diritti Umani dell’OSCE, nello specifico riferimento alla tutela del diritto alla informazione ambientale e climatica (già riconosciuto dalla Convenzione di Aarhus e dai Reg. UE 1367/2006 e 347/2013) e all’accesso alle fonti a base di dichiarazioni e impegni pubblici resi da organi e rappresentati delle istituzioni, in nome del diritto all’informazione e del diritto umano al clima come riconosciuto da Convenzioni e Accordi internazionali, dall’Accordo di Parigi del 2015 e tematizzato nei contenuti da Agenzie e Istituzioni dell’ONU, in adempimento anche del Considerando n. 45 del Regolamento UE 2018/1999 noi, stakeholders, abbiamo il diritto alla consultazione pubblica su tutti i piani e progetti del Governo, compresi i progetti del PnRR di cui non sappiamo ancora niente. Due terzi di questi fondi sono debiti che noi cittadini e i nostri figli dovranno restituire all’Europa. Non sprechiamo questi fondi in nucleare e investimenti fossili.

Cordiali saluti,

Campagna “Per il Clima fuori dal Fossile”, Italy
Urgewald, Germany
Movimento No TAP/SNAM di Brindisi, Italy
Redazione di emergenzaclimatica.it, Italy
Associazione A Sud, Italy
Parents For Future, Italy
Associazione Tarantula Rubra, Italy
No Compostaggio Erchie, Italy
Altro Modo Flegreo Pozzuoli, Italy
Associazione CDCA Abruzzo, Italy
Fair, Italy
Forum Ambientalista, Italy
Wilpf Italia (Women’s International League for Peace and Freedom), Italy
I Gabbiani Parco Costa Ripagnola, Italy
Fridays For Future Civitavecchia, Italy
Associazione Follereau Italiana Dirittiamoci, Italy
Comitato Foresta Foresta, Italy
Collettivo No al Fossile Civitavecchia, Italy
PFAS-Land Veneto, Italy
CETRI-TIRES Third Industrial Revolution European Society, Europe
Comitato SOLE Civitavecchia, Italy
Zero Waste Reggio Emilia e Val d’Elsa, Italy
Campi Aperti per la Sovranità Alimentare Bologna, Italy
WWF Forlì Cesena, Italy
TerraBlu, Italy
Rete “Legalità per il clima”, Europe
Coordinamento ravennate “Fuori dal Fossile”, Italy
Associazione Ambiente & Salute Riccione (Rn)- Italy
Associazione di promozione sociale Verdesalis Nardò (LE), Italy
Comitati Cittadini per l’Ambiente – Sulmona – (AQ) – Italy
Comitato per la Trasformazione Ecologica Brindisi, Italy
Fisica e Società, Italy
Rete delle Associazioni di Civitavecchia, Italy
Comitato Mi Rifiuto Civitavecchia, Italy
Associazione Città Futura Civitavecchia, Italy
Comitato DNT Carpignano Sesia ( No ), Italy
Coordinamento No Gasdotto SNAM Italia -Italy.
Coordinamento No Devastazioni Territoriali Italia-Italy
Associazione Spazio Solidale Civitavecchia, Italy
Associazione “Il Paese che vorrei”, Santa Marinella, Italy
Coordinamento No Hub del Gas Abruzzo, Italy
Trivelle Zero Marche, Italy
Trivelle Zero Molise, Italy
Coordinamento nazionale No Triv, Italy
Associazione ScuolAmbiente, Cervetri, Italy
Associazione Visit Ginosa&Marina – Ginosa (Ta) – Italia
Forum Ambiente e Salute Lecce, Italy
Reclaim Finance, France
Coordinamento provinciale per il Parco regionale Terra delle gravine, Italy
Associazione Bianca Guidetti Serra, Italy
Associazione Falkatraz, Italy
Partito della Rifondazione Comunista Marche, Italy
Fridays for Future Ancona, Italy
Fridays for Future Urbino, Italy
Ya Basta! Marche, Italy
Ondaverde Falconara Marittima ODV, Italy

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