“È chiaro che il prolungamento dello stato di emergenza deriva dal fatto che l’Italia ha mobilizzato tantissime risorse e personale grazie allo stato di emergenza. Se non venisse prorogato decine di migliaia di operatori sanitari si troverebbero senza lavoro“. È l’allarme l’ancia da Andrea Crisanti a Otto e mezzo su La7. Secondo il direttore del dipartimento di Microbiologia presso l’Università di Padova, senza questo personale aggiuntivo, mobilitato appositamente per l’emergenza, “non avremo persone che fanno vaccinazioni, chi fa i tamponi e tutto il personale aggiuntivo messo in campo per gestire l’emergenza”. “Io penso però che questi due, tre mesi dovrebbero essere utilizzati per consolidare la lotta al virus in maniera tale che non si arrivi di nuovo a uno stato d’emergenza. Perché a mio avviso deve essere una cosa eccezionale”, ha continuato Crisanti, ribadendo che è necessario “consolidare le risorse”. “L’epidemia non va via da un giorno all’altro – ha aggiunto – Dobbiamo affrontarla almeno un altro anno/anno e mezzo. Mettere a regime queste risorse è l’unico modo per tenere in piedi questa gigantesca struttura”.
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