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Sex And the City and just like that, Mr. Big è vivo: ecco la trovata di Peloton per rimediare al “disastro” della cyclette

Peloton, l’azienda che produce cyclette e software per usarli in solitaria in casa come se ci si trovasse in palestra, hanno dovuto rattoppare una situazione a livello di immagine del proprio prodotto non proprio salutare

di Davide Turrini

“And just like that Mr.Big died”, anzi no: è vivo. I siti web statunitensi parlano da giorni solo di questo. Peloton, l’azienda che produce cyclette e software per usarli in solitaria in casa come se ci si trovasse in palestra, hanno dovuto rattoppare una situazione a livello di immagine del proprio prodotto non proprio salutare. Negli ultimi minuti della prima puntata del sequel di Sex and the city, And just like that, è venuto a mancare proprio Mr.Big, interpretato dal 1998 dall’attore Chris Noth, oggi nella realtà un signore di 67 anni. Mentre Carrie è a teatro per seguire assieme all’upper class newyorchese un’esecuzione tutta brividi di una pianista orientale, ecco che Mr.Big, rimasto a casa a fare la cyclette, diviene vittima di un infarto. Dopo aver seguito pedissequamente lo sforzo sempre più alto suggerito dal software sul display, si alza dal seggiolino, prova a bere qualcosa, spedisce un sms a Carrie, ma il doloro al braccio sinistro sembra implacabile e si accascia al suolo, sotto gli zampilli della doccia fumante. Ebbene, il produttore di cyclette, tal Peloton, sembra aver ricevuto non pochi contraccolpi dalla scena in questione.

Tanto che hanno dovuto scomodare il proprio cardiologo di fiducia, la signora Steinbaum per rassicurare che l’infarto mortale subito dal protagonista della serie non deriva dall’eccessivo sforzo profuso sulla cyclette: “Mr..Big ha avuto uno stile di vita piuttosto sregolato. Cocktail, vino, sigari, bistecche a profusione. Inoltre aveva già avuto un infarto nella stagione 6 di Sex and the city. Queste scelte di vita e forse anche la sua storia familiare, che spesso è un fattore significativo, sono state probabilmente la causa della sua morte. Oltretutto andare in sella alla sua Peloton potrebbe anche aver contribuito a ritardare l’attacco cardiaco finale”. Insomma, è stata fatta una diagnosi medica, così a occhio, per un personaggio e una morte inesistente, ma solo per rassicurare gli spettatori rispetto a quanto siano salutari i prodotti Peloton. Non paghi, hanno pure fatto girare in fretta e furia uno spot a Chris Noth dove si trova sul divano con una bella e giovane donna e ad un certo punto lui dice a lei: facciamoci un altro giro. Dietro di loro appare la cyclette incriminata che diventa invece, secondo la voce fuori campo della Peloton un metodo salutare per aiutare a vivere meglio pedalando.

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