Il National Board of Health di Copenaghen autorizza il trattamento anti-Covid realizzato dalla casa farmaceutica americana e commercializzato con il nome di Lagevrio. Gli ultimi dati però dicono che l'efficacia nel proteggere da ricoveri e morte è al 30 per cento
La Danimarca approva la pillola di Merck: è il primo Paese Ue ad autorizzare il trattamento anti-Covid realizzato dalla casa farmaceutica americana. Commercializzato con il nome di Lagevrio, il farmaco è stato approvato a metà novembre dal regolatore europeo per un utilizzo in casi di urgenza, in attesa che venga messo definitivamente sul mercato. Da novembre la pillola è autorizzata nel Regno Unito ed è in corso di autorizzazione negli Usa. Ora il via libera del National Board of Health di Copenaghen.
Per l’antivirale orale sviluppato da Merck Sharp & Dohme in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics, l’Ema aveva emanato a novembre delle raccomandazioni provvisorie per supportare le autorità nazionali in eventuali decisioni sull’uso precoce del prodotto, prima dell’autorizzazione all’immissione in commercio (Aic). Dopo i primi dati che avevano suscitato entusiasmo sulla diminuzione fino al 50% di ricoveri e di morti nei pazienti non gravi, c’era stata però la doccia fredda e quella percentuale è scesa fino al 30%. Mercoledì l’Agenzia europea del farmaco ha iniziato a esaminare i nuovi dati emersi dallo studio principale sulla pillola antivirale molnupiravir (Lagevrio), che mostrano appunto un’efficacia ridotta del farmaco per il trattamento di Covid-19, in termini di riduzione del rischio di ricovero o morte.