All’assemblea annuale di Coldiretti sfilano maggioranza e opposizione. I commenti sullo sciopero generale indetto da Cgil e Uil vanno dalla “farsa” di Matteo Salvini, “inutile” di Antonio Tajani fino a “sbagliato” dell’europarlamentare dem Simona Bonafè. A difendere la ragioni dello sciopero solo Stefano Fassina di Leu.
Leader ed esponenti dei maggiori partiti si dichiarano tutti impegnati a modificare la legge di Bilancio, la prima del governo Draghi, che però a 14 giorni dalla fine dell’anno ancora non ha ricevuto il via libera nel primo ramo del Parlamento (Senato) e dunque si prevede un forcing a tappe forzate per l’approvazione. E a questo punto è difficile scongiurare la fiducia per approvarla. Intanto, sullo sfondo, si moltiplicano i licenziamenti ‘selvaggi’ e collettivi di lavoratori, via whatsapp e videochiamate, spesso di multinazionali. Pratiche che si diffondono e si moltiplicano, dopo il rinvio della legge anti-localizzazioni, a causa delle divergenze all’interno dei partiti della maggioranza. Giuseppe Conte rilancia la proposta di Alessandra Todde, mentre per Salvini “il problema non lo si risolve scioperando”.