La donna era stata in intubata per 24 ore. Nei giorni successivi, al peggiorare della situazione, ha rifiutato una seconda intubazione che i medici ritenevano necessaria per salvarle la vita
Aveva 59 anni e lavorava come agente immobiliare la donna residente nel Livornese, convinta no vax, morta martedì all’ospedale di Livorno. La donna aveva contratto il Coronavirus, ed era arrivata al reparto Covid dell’ospedale di Livorno il mese scorso dopo un primo ricovero al pronto soccorso di Cecina il 17 novembre. La 59enne, residente a Rosignano, ha rifiutato un secondo passaggio in terapia intensiva. I sanitari, dopo la maschera ad ossigeno e il casco, non hanno quindi potuto sottoporla a ulteriori trattamenti. È morta nel reparto di malattie infettive Covid degli ospedali riuniti di viale Alfieri.
Letizia Perna, questo il nome della donna originaria di Milano, secondo le testate locali in un primo momento ha accettato non solo l’ossigeno e la ventilazione assistita con il casco, ma anche un primo trattamento in terapia intensiva, dove è rimasta intubata per 24 ore. Ma nei giorni successivi, al peggiorare della situazione, ha rifiutato una seconda intubazione che i medici ritenevano necessaria per salvarle la vita.
“Era una no vax convinta e ha rifiutato ripetutamente le cure – ha spiegato un medico dell’ospedale livornese al Corriere della Sera – era giovane, 59 anni, senza alcuna patologia se non il Covid. Il vaccino l’avrebbe salvata di sicuro, ma comunque lei ha detto di no a ogni aiuto da parte nostra”.