Dopo quasi due anni di lavori il Museo dedicato alla famiglia Cervi – luogo simbolo di antifascismo e di Resistenza – si presenta con un percorso rinnovato. L’inaugurazione ufficiale sarà il 28 dicembre, giorno del 78° anniversario della fucilazione dei sette fratelli e di Quarto Camurri. Un museo improntato sulla multimedialità e la tecnologia, ma ancorato alla tradizione, con l’uso di materiali antichi ed ecosostenibili, come la “terra cruda”. Arricchiscono il percorso le opere donate dagli artisti Alfonso Borghi, Mario Rosati e Costantino Morini. Tra le novità, le voci narranti degli attori Moni Ovadia, Ottavia Piccolo e Marco Rovelli. “Rinasce il Museo di Casa Cervi. Abbiamo fatto in modo che questo luogo potesse parlare ancora oggi, nel 2021, con parole nuove, più forti, alle persone che verranno”, spiega Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi. “Casa Cervi vuole parlare sempre di più al popolo intero del nostro Paese, parla all’Europa, parla al mondo. I fratelli Cervi portavano sul trattore il mappamondo, avevano valori di libertà, democrazia, guardavano oltre i confini. Per questo si sono organizzati, hanno chiamato tutti a partecipare alla Resistenza; non hanno mai visto il 25 aprile, ma l’hanno costruito, lo hanno preparato, ce lo hanno consegnato. Questo luogo, che è rimasto un punto di riferimento anche durante il lockdown, continuerà a vivere con le generazioni future, perché il racconto della vicenda dei Cervi e la loro scelta di libertà e democrazia è un racconto che non finisce mai. Quella che è stata la loro lotta adesso è nelle nostre mani: è la nostra lotta per un mondo migliore».
“Dopo due anni di lavori, Casa Cervi si presenta al pubblico con un percorso ripensato in sintonia con i nuovi tempi e con le domande dei cittadini”, spiega Paola Varesi, responsabile del Museo. “La rivisitazione degli spazi della casa abitata dalla famiglia Cervi secondo più moderni criteri di allestimento rinnova il racconto della vicenda della famiglia Cervi mettendo al centro con nuovi linguaggi della memoria l’attualità dei valori che la hanno animata”.