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Storie Italiane, Enrico Silvestrin molestato da un insegnante di recitazione: “Un maschio ignorante. Quando l’ho raccontato, il web mi ha vomitato addosso”

L'ex gieffino racconta: "Quando accadde io facevo teatro. Era una scuola di teatro di mia zia, per cui era un professionista, del Sud, convalidato da una persona di famiglia. Era un maschio omosessuale che portava con sé un retaggio molto ignorante. Lui di base era un maschio ignorante, per cui andare in vacanza studio con lui lo faceva sentire in diritto. Per lui era una compiacenza" e fa intendere di chi si tratta

di F. Q.

Tra gli ospiti di Eleonora Daniele durante la puntata di Storie Italiane andata in onda oggi 16 dicembre, anche Enrico Silvestrin. L’attore romano è tornato a parlare delle molestie subite quando era agli esordi della carriera. “Tu hai lavorato con tanti registi e qui da noi hai raccontato di essere stato molestato da un regista famoso facente parte delle Istituzioni. Non hai fatto nomi e cognomi ma comunque è importante che tu lo abbia raccontato”, ha esordito Eleonora Daniele. “Sì, ho anche provato vergogna. Non l’avevo mai detto a nessuno, non avevo neanche 18 anni in quel momento mi pare. Fortunatamente ho le spalle larghe, perché il vomitatoio di internet dopo le mie affermazioni ha cominciato a scrivere di tutto: ‘Stranamente lo dicono dopo anni e anni’ oppure ‘Eh, vogliono farsi pubblicità'”, ha spiegato Silvestrin.

Poi l’ex gieffino ha precisato: “Tu avevi chiesto se qualcuno di noi fosse stato molestato e io ti ho risposto, punto. Non avevo alcun bisogno di esternare chissà cosa. È stato del tutto spontaneo”. E ancora ha spiegato: “Quando accadde, io facevo teatro. Era una scuola di teatro di mia zia, per cui era un professionista, del Sud, convalidato da una persona di famiglia. Era un maschio omosessuale che portava con sé un retaggio molto ignorante. Lui di base era un maschio ignorante, per cui andare in vacanza studio con lui lo faceva sentire in diritto. Per lui era una compiacenza, questo era l’errore”.

Poi ha ricostruito quello che è successo e analizzato il suo comportamento: “Ricordo che nel cuore della notte mi sono svegliato con una persona che pensavo fosse in un’altra stanza che mi toccava. La reazione non è, come dicono in molti, ‘ti gonfio di botte’. No. È di paralisi. Non ho mai parlato di questo perché me ne sono vergognato, ho pensato che essendo andato lì, in quel contesto, gli avevo dato modo di fare quello che ha fatto”. Infine ha concluso: “Ma il peggio l’ho scoperto dopo. Tre anni fa, quando io ero protagonista di un reality, quindi in un momento di visibilità, ricordo che la persona che mi molestò dichiarò in alcune interviste che all’interno della Casa (del Grande Fratello Vip, ndr) c’era un ‘eterofrocio’, un modo per attaccarmi pur essendo stato io vittima. Ecco, questo aver dato voce a certe dichiarazioni mi ha turbato”. “L’ignoranza non ha fine“, ha commentato la padrona di casa.

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