La Francia vieterà i viaggi “non essenziali” da e per il Regno Unito da sabato nel tentativo di rallentare la diffusione della variante Omicron. L’annuncio è stato dato dal governo che ha spiegato come gli arrivi saranno liberi solo per i residenti francesi e le loro famiglie, mentre gli spostamenti da e per la Gran Bretagna saranno limitati per tutti gli altri, sia non vaccinati che vaccinati, solo per “ragioni urgenti”
. Anche perché la situazione Oltremanica va sempre più peggiorando: anche oggi è stato registrato un nuovo record di contagi, arrivati a quota 88.376 in 24 ore con ben 146 morti. E contestualmente crescono anche le infezioni da variante Omicron individuate: 1.691 solo nell’ultima giornata, per un totale di 11.708.
Il governo di Parigi terrà una riunione speciale sulla sicurezza venerdì che affronterà la crescente pressione sugli ospedali in Francia a causa dell’aumento delle infezioni nelle ultime settimane. “Attueremo un sistema di controlli drasticamente più rigido di quello che abbiamo già”, ha detto il portavoce dell’esecutivo Gabriel Attal all’emittente Bfm-Tv sottolineando che i viaggiatori autorizzati al ritorno dal Regno Unito avranno bisogno di un test anti Covid negativo effettuato meno di 24 ore prima della partenza (invece delle 48 ore attuali), dovranno sottoporsi a un periodo di quarantena e verranno imposti limiti ai viaggi nel Paese per turismo.
Non si tratta dell’unico Stato che adotta contromisure rigide per provare a bloccare la diffusione di Omicron. Dopo i test imposti da Portogallo e Italia, Israele ha prorogato fino al 29 dicembre il divieto di ingresso nel Paese per gli stranieri e allargato la ‘lista rossa’. Oltre a Gran Bretagna e Danimarca, tra gli Stati a rischio sono stati inseriti Francia, Spagna, Irlanda, Norvegia, Finlandia, Svezia ed Emirati Arabi. È possibile – secondo i media – che presto anche gli Usa siano inseriti. Secondo le attuali regole, per gli israeliani di ritorno da questi Paesi – anche vaccinati – c’è l’obbligo di tampone molecolare prima della partenza e all’arrivo e la quarantena di 7 giorni.
Proprio in Spagna cresce la cifra giornaliera di nuovi contagi di Covid: sono 28.900 i casi aggiunti all’aggiornamento del ministero della Sanità. Ieri erano stati 27.140, un dato che rappresentava il record da luglio. Numeri ormai quasi sui livelli del picco dell’ondata precedente, registratasi in estate. I decessi però sono 48. Cresce di alcuni decimali il tasso di occupazione di posti letto negli ospedali: ora nei reparti ordinari è del 5,35% e nelle terapie intensive del 13,92%. Il tasso di positività è del 12,24%. In un intervento in una commissione parlamentare, la ministra della Sanità Carolina Darias ha affermato oggi che “tutto lascia pensare” che l’ondata di contagi proseguirà anche dopo le feste natalizie, spinta dalla variante Omicron, secondo i media iberici. Sul fronte delle vaccinazioni, si avanza soprattutto sul fronte delle dosi aggiuntive: sono già state somministrate al 67,4% degli over 60.