La tragedia a Stornara, uno dei più grandi insediamenti abitativi dei rom con circa mille presenze. Da chiarire l’origine alla base del rogo: stando alle prime ipotesi, l’incendio potrebbe essere partito da una stufa usata per riscaldare gli ambienti. Le due vittime, un maschietto e una femminuccia, morti nel sonno. I genitori ascoltati nella caserma dei carabinieri di Cerignola
Tragedia in un campo nomadi di Stornara, in provincia di Foggia. Un incendio divampato nella notte ha distrutto alcune baracche uccidendo due bambini. Sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme. All’interno di una delle baracche sono stati trovati morti i due piccoli, due fratellini: un maschietto di 4 anni e una femminuccia di 2. Le vittime sono di nazionalità bulgara e pare che siano morte nel sonno.
Il rogo, infatti, è divampato mentre i due bambini dormivano. “Il padre era andato a lavorare in campagna mentre la mamma era andata in bagno. Quando la donna è tornata ha trovato la baracca in fiamme”, è la testimonianza di Rosaria, una donna romena che vive da sei mesi nel campo. “I bambini dormivano – dice la donna -. Quando la mamma è tornata ha visto le fiamme”. La famiglia dei due fratellini occupava un modulo abitativo suddiviso in quattro sezioni: sono andati tutti a fuoco. Da stabilire l’origine alla base del rogo: stando alle prime ipotesi, l’incendio potrebbe essere partito da una stufa usata per riscaldare gli ambienti.
L’incendio è avvenuto intorno alle 9 di stamattina e ha coinvolto altre 2 baracche adiacenti e addossate alla prima che sono andate ugualmente distrutte ma fortunatamente all’interno di queste ultime non c’era nessuno. I familiari adulti delle due vittime, a quell’ora, si erano già alzati. Sta di fatto che all’interno della baracca vivevano, secondo quanto accertato, anche i genitori delle due vittime. Questo nucleo era posto a distanza dalle altre baracche improvvisate del campo che non sono state interessate dal rogo.
Per chiarire la dinamica della tragedia i genitori dei due piccoli – il padre di 33 anni e la madre di 21 – sono stati portati nella caserma dei carabinieri di Cerignola per essere ascoltati a sommarie informazioni. Nella baracca distrutta dalle fiamme sono al lavoro per i rilievi i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche. Quello di Stronara è uno dei più grandi insediamenti abitativi dei rom con circa mille presenze, prevalentemente cittadini bulgari.