Secondo le prime ricostruzioni, ha lasciato un biglietto, ma non sono ancora noti i motivi del gesto. Era entrato in polizia nel 1987 e aveva lavorato in Piemonte, Liguria e Toscana
Il corpo senza vita del questore di Biella Gianni Triolo, 60 anni, è stato trovato nella sala riunioni della questura dai colleghi. Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, si è suicidato e ha lasciato un biglietto ma, al momento, non sono noti i motivi del gesto.
Originario di Pescara, Triolo era entrato in polizia nel 1987 dopo la laurea in Giurisprudenza. In servizio fino al 1991 al Reparto Mobile di Torino, è stato Dirigente dell’Ufficio Personale e quindi come Capo di Gabinetto della Questura di La Spezia. Ha diretto la Divisione Anticrimine della Questura di Massa Carrara, per poi tornare a La Spezia con lo stesso ruolo e diventare vicario del Questore, incarico ricoperto anche a Pisa. Promosso dirigente superiore, per alcuni mesi ha operato presso l’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in qualità di Ispettore Generale. Era questore di Biella dal febbraio 2020.
“Una persona splendida, non ho parole”. Sono le prime dichiarazioni del sindaco di Biella, Claudio Corradino. “Sono particolarmente colpito dall’accaduto, era seduto accanto a me ieri al Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica, non mi capacito. Dal suo arrivo nella società biellese si era fatto benvolere da tutti, era una persona con cui si collaborava benissimo”.
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