Impossibile non ricordare l’abbraccio commosso tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini nella notte di Wembley, quella della vittoria degli Europei. L’immagine più bella. Impossibile non sapere quanto importante sia stato il giocatore ed ex allenatore del Chelsea per la squadra: la sua tecnica, il suo cuore. E ora, in collegamento da Londra con Cremona1, Vialli torna a parlare di calcio ma anche della sua malattia. Era stato lui stesso a raccontare del tumore al pancreas che lo ha colpito nel 2017 e a comunicare, nel 2020, i risultati degli ultimi esami fatti che “non evidenziavano segni di malattia”. Adesso spiega: “L’ospite indesiderato è ancora con me, a volte più presente, altre meno. Spero mi possiate sopportare ancora per tanti anni, sono fiducioso ed ottimista, chi mi circonda mi trasmette forza e coraggio”. L’ex giocatore della Juventus ha ricordato anche l’esperienza agli Europei: “Roberto è il monarca assoluto, anche se poi l’ambiente si trasforma in una certa democrazia. È un leader, lo ringrazio per quello che mi ha fatto vivere”.