Si è svolto questo pomeriggio a palazzo Chigi l’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i sindacati sulle ipotesi di riforma del sistema previdenziale. Draghi ha confermato, a quanto si apprende, l’impegno ad avviare il confronto con tavoli tecnici per la riforma della legge Fornero. Il capo del governo ha però poi chiarito che è possibile lavorare su qualsiasi modifica purché non sia messa a repentaglio la sostenibilità delle pensioni nel medio e lungo periodo e all’interno del contesto europeo.
“Oggi siamo di fronte ad una dichiarazione ufficiale sulla disponibilità del governo a fare una discussione sulla riforma della legge Fornero. Cosa mai avvenuta prima in questi 10 anni”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, auspicando che ci sia un confronto “vero, e non come avvenuto sul fisco”. “Un appuntamento importante. Si è deciso di aprire finalmente il cantiere per discutere della riforma della legge Fornero. Con tre confronti: sulla flessibilità in uscita, sulla previdenza per giovani e donne e sulla previdenza complementare. Abbiamo concordato il metodo”, ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, spiegando che il confronto partirà dopo Natale e domani arriverà il calendario dal governo. Al tavolo tra governo e sindacati sulla riforma delle pensioni per l’esecutivo “ci saranno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il consigliere economico Marco Leonardi e i ministri competenti, Andrea Orlando, Daniele Franco, Renato Brunetta. Non ci sarà Draghi”, ha spiegato il segretario della Cisl Luigi Sbarra.
Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema delle modifiche alla legge contro le delocalizzazioni. Al momento gli emendamenti prevedono un inasprimento delle sanzioni per le aziende che non ma nel complesso vengono giudicate insufficienti dalle organizzazioni dei lavoratori. “Abbiamo sollevato un problema di metodo e reso evidente come siano necessari cambiamenti nella discussione che la commissione farà nelle prossime ore”, ha affermato Maurizio Landini spiegando poi che “I limiti riguardano il fatto che si deve intervenire sulle procedure aperte, servono tempi più lunghi dei 90 giorni e bisogna prevedere sanzioni che affrontino il tema dei finanziamenti pubblici togliendoli a chi fa delocalizzazioni”. “Secondo noi bisogna rendere più efficaci e pesanti le sanzioni e obbligare le imprese prima di procedere con cessazioni o chiusure a presentare piani sociali al sindacato, alle istituzioni locali, al territorio nella prospettiva di salvaguardare produzione e posti di lavoro” ha detto Luigi Sbarra.
“Con i sindacati abbiamo avuto un confronto costruttivo sulla riforma delle pensioni. È l’inizio di un percorso attraverso il dialogo che continua, come ho sempre auspicato, e che può contribuire a far fare passi avanti per i diritti di lavoratrici e lavoratori” ha scritto su Twitter il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dopo l’incontro.
Speciale legge di bilancio
Pensioni, Draghi apre a possibili modifiche della legge Fornero. I tavoli tecnici inizieranno dopo Natale
. "Oggi siamo di fronte ad una dichiarazione ufficiale sulla disponibilità del governo a fare una discussione sulla riforma della legge Fornero. Cosa mai avvenuta prima in questi 10 anni". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. In tema di legge contro le delocalizzazioni di azienda i sindacati chiedono più severità nelle sanzioni e maggiore efficacia degli interventi
Si è svolto questo pomeriggio a palazzo Chigi l’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i sindacati sulle ipotesi di riforma del sistema previdenziale. Draghi ha confermato, a quanto si apprende, l’impegno ad avviare il confronto con tavoli tecnici per la riforma della legge Fornero. Il capo del governo ha però poi chiarito che è possibile lavorare su qualsiasi modifica purché non sia messa a repentaglio la sostenibilità delle pensioni nel medio e lungo periodo e all’interno del contesto europeo.
“Oggi siamo di fronte ad una dichiarazione ufficiale sulla disponibilità del governo a fare una discussione sulla riforma della legge Fornero. Cosa mai avvenuta prima in questi 10 anni”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, auspicando che ci sia un confronto “vero, e non come avvenuto sul fisco”. “Un appuntamento importante. Si è deciso di aprire finalmente il cantiere per discutere della riforma della legge Fornero. Con tre confronti: sulla flessibilità in uscita, sulla previdenza per giovani e donne e sulla previdenza complementare. Abbiamo concordato il metodo”, ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, spiegando che il confronto partirà dopo Natale e domani arriverà il calendario dal governo. Al tavolo tra governo e sindacati sulla riforma delle pensioni per l’esecutivo “ci saranno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il consigliere economico Marco Leonardi e i ministri competenti, Andrea Orlando, Daniele Franco, Renato Brunetta. Non ci sarà Draghi”, ha spiegato il segretario della Cisl Luigi Sbarra.
Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema delle modifiche alla legge contro le delocalizzazioni. Al momento gli emendamenti prevedono un inasprimento delle sanzioni per le aziende che non ma nel complesso vengono giudicate insufficienti dalle organizzazioni dei lavoratori. “Abbiamo sollevato un problema di metodo e reso evidente come siano necessari cambiamenti nella discussione che la commissione farà nelle prossime ore”, ha affermato Maurizio Landini spiegando poi che “I limiti riguardano il fatto che si deve intervenire sulle procedure aperte, servono tempi più lunghi dei 90 giorni e bisogna prevedere sanzioni che affrontino il tema dei finanziamenti pubblici togliendoli a chi fa delocalizzazioni”. “Secondo noi bisogna rendere più efficaci e pesanti le sanzioni e obbligare le imprese prima di procedere con cessazioni o chiusure a presentare piani sociali al sindacato, alle istituzioni locali, al territorio nella prospettiva di salvaguardare produzione e posti di lavoro” ha detto Luigi Sbarra.
“Con i sindacati abbiamo avuto un confronto costruttivo sulla riforma delle pensioni. È l’inizio di un percorso attraverso il dialogo che continua, come ho sempre auspicato, e che può contribuire a far fare passi avanti per i diritti di lavoratrici e lavoratori” ha scritto su Twitter il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dopo l’incontro.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".