All’ultimo mese di presidenza il capo dello Stato Sergio Mattarella raggiunge il picco della propria popolarità: 77 per cento, frutto di una progressione dell’indice di fiducia espresso dagli intervistati. In poco meno di 4 anni il gradimento per Mattarella è salito di 30 punti. I dati sono quelli dell’Osservatorio Politico dell’istituto Ixè diffuso a ridosso di Natale. Sempre secondo i dati di Ixè i picchi più alti di fiducia per il presidente si registrato tra gli elettorati del Pd (qui è quasi un plebiscito), di altri partiti di sinistra e di Forza Italia. In media, cioè al 77 per cento, è il gradimento espresso dalla base elettorale del M5s. Sotto il 70 la fiducia dei leghisti, poco sopra il 50 quella degli elettori di Fratelli d’Italia.![](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/12/20/Fiducia-Mattarella-per-partiti.jpg)
Nonostante le liti interne alla maggioranza risale anche la fiducia nei confronti del governo Draghi rispetto all’ultima rilevazione di Ixè a settembre: dal 63 di tre mesi fa al 65 di oggi. Va detto che l’esecutivo a guida dell’ex presidente Bce è sempre rimasto stabilmente sopra la soglia del 60 per cento sin dal suo insediamento.![](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/12/20/Fiducia-governo-1.jpg)
Anche in questo caso tra i partiti di maggioranza c’è una differenza di adesione alla linea dell’esecutivo. Si va dall’87 per cento del Pd all’82 di Forza Italia fino al 66 della Lega e al 52 del M5s, che quindi ha un elettorato abbastanza scettico, dopo quasi 9 mesi, sul sostegno dei 5 Stelle al governo di unità nazionale.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi resta la personalità politica che di gran lunga ha la maggiore fiducia, stabile rispetto a settembre. Secondo Ixè questa quota di italiani è al 65 per cento, gradimento che si riverbera evidentemente sul giudizio nei confronti del governo. Il primo a seguire Draghi è il suo predecessore, Giuseppe Conte, che registra un vistoso calo rispetto a 3 mesi fa (-6) ma rimane la prima scelta tra i leader di partito. Il terzo in questa particolare classifica è il ministro della Salute Roberto Speranza (stabile), dietro al quale compare il segretario del Pd Enrico Letta che è il leader di partito che compie il balzo più alto (+4 da settembre). Giorgia Meloni è ferma al 32, calano invece sia Matteo Salvini sia Luigi Di Maio (entrambi del 4%). Matteo Renzi non è ultimo di un punto: dietro c’è solo Beppe Grillo.
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Per quanto riguarda le intenzioni di voto anche Ixè conferma che il Pd allunga sugli inseguitori. L’istituto triestino era stato tra i primi a registrare il nuovo primato dei democratici. Ora i dati dicono che tra il partito di Letta e la Lega c’è un distacco di 3 punti: il Pd è cresciuto di oltre un punto da novembre, mentre il Carroccio è calato di qualche decimale. Il partito che pare perdere più terreno, stando ai numeri di Ixè, è il M5s: ha perso un punto e mezzo circa in un mese e ora comincia a perdere contatto col gruppo di testa. Riprende fiato Forza Italia (prende un punto in un mese), mentre arretra Azione (che si attesta al 3,4) forse per il fatto che è finito l’effetto della campagna elettorale delle Comunali del leader Carlo Calenda. Sotto alla soglia di sbarramento ci sono Articolo 1 al 2 per cento, Sinistra Italiana e Italia Viva in calo appaiate all’1,6, Europa Verde e +Europa insieme all’1,4.
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Ixè ha anche misurato un’eventuale “lista no vax“: potrebbe pesare oltre il 5%, andando a pescare soprattutto nel centrodestra. Le fette più importanti di elettorato arriverebbero in particolare da Lega, Fratelli d’Italia e area del non voto.
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Di sicuro la maggioranza degli intervistati la pensa in maniera opposta, visto che stando ai dati di Ixè, quasi l’80 per cento degli intervistati è d’accordo con l’obbligo vaccinale.
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Politica
Sondaggi, Mattarella al picco della fiducia: 30 punti in più in 4 anni. Il Pd allunga sulla Lega: +3%. Obbligo vaccinale, 4 su 5 d’accordo
I dati dell'Osservatorio politico di Ixè - Il presidente, a fine mandato, registra l'indice di gradimento più alto. Tra le figure politiche Draghi stacca tutti, stabile al 65 per cento. Conte è ancora il primo tra i leader di partito, ma calano sia lui che il M5s (in un mese tonfo di un punto e mezzo). Quanto pesa una lista no vax? Più o meno il 5%
All’ultimo mese di presidenza il capo dello Stato Sergio Mattarella raggiunge il picco della propria popolarità: 77 per cento, frutto di una progressione dell’indice di fiducia espresso dagli intervistati. In poco meno di 4 anni il gradimento per Mattarella è salito di 30 punti. I dati sono quelli dell’Osservatorio Politico dell’istituto Ixè diffuso a ridosso di Natale. Sempre secondo i dati di Ixè i picchi più alti di fiducia per il presidente si registrato tra gli elettorati del Pd (qui è quasi un plebiscito), di altri partiti di sinistra e di Forza Italia. In media, cioè al 77 per cento, è il gradimento espresso dalla base elettorale del M5s. Sotto il 70 la fiducia dei leghisti, poco sopra il 50 quella degli elettori di Fratelli d’Italia.![](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/12/20/Fiducia-Mattarella-per-partiti.jpg)
Nonostante le liti interne alla maggioranza risale anche la fiducia nei confronti del governo Draghi rispetto all’ultima rilevazione di Ixè a settembre: dal 63 di tre mesi fa al 65 di oggi. Va detto che l’esecutivo a guida dell’ex presidente Bce è sempre rimasto stabilmente sopra la soglia del 60 per cento sin dal suo insediamento.![](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2021/12/20/Fiducia-governo-1.jpg)
Anche in questo caso tra i partiti di maggioranza c’è una differenza di adesione alla linea dell’esecutivo. Si va dall’87 per cento del Pd all’82 di Forza Italia fino al 66 della Lega e al 52 del M5s, che quindi ha un elettorato abbastanza scettico, dopo quasi 9 mesi, sul sostegno dei 5 Stelle al governo di unità nazionale.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi resta la personalità politica che di gran lunga ha la maggiore fiducia, stabile rispetto a settembre. Secondo Ixè questa quota di italiani è al 65 per cento, gradimento che si riverbera evidentemente sul giudizio nei confronti del governo. Il primo a seguire Draghi è il suo predecessore, Giuseppe Conte, che registra un vistoso calo rispetto a 3 mesi fa (-6) ma rimane la prima scelta tra i leader di partito. Il terzo in questa particolare classifica è il ministro della Salute Roberto Speranza (stabile), dietro al quale compare il segretario del Pd Enrico Letta che è il leader di partito che compie il balzo più alto (+4 da settembre). Giorgia Meloni è ferma al 32, calano invece sia Matteo Salvini sia Luigi Di Maio (entrambi del 4%). Matteo Renzi non è ultimo di un punto: dietro c’è solo Beppe Grillo.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto anche Ixè conferma che il Pd allunga sugli inseguitori. L’istituto triestino era stato tra i primi a registrare il nuovo primato dei democratici. Ora i dati dicono che tra il partito di Letta e la Lega c’è un distacco di 3 punti: il Pd è cresciuto di oltre un punto da novembre, mentre il Carroccio è calato di qualche decimale. Il partito che pare perdere più terreno, stando ai numeri di Ixè, è il M5s: ha perso un punto e mezzo circa in un mese e ora comincia a perdere contatto col gruppo di testa. Riprende fiato Forza Italia (prende un punto in un mese), mentre arretra Azione (che si attesta al 3,4) forse per il fatto che è finito l’effetto della campagna elettorale delle Comunali del leader Carlo Calenda. Sotto alla soglia di sbarramento ci sono Articolo 1 al 2 per cento, Sinistra Italiana e Italia Viva in calo appaiate all’1,6, Europa Verde e +Europa insieme all’1,4.
Ixè ha anche misurato un’eventuale “lista no vax“: potrebbe pesare oltre il 5%, andando a pescare soprattutto nel centrodestra. Le fette più importanti di elettorato arriverebbero in particolare da Lega, Fratelli d’Italia e area del non voto.
Di sicuro la maggioranza degli intervistati la pensa in maniera opposta, visto che stando ai dati di Ixè, quasi l’80 per cento degli intervistati è d’accordo con l’obbligo vaccinale.
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Terzo giorno di attacchi hacker russi a siti italiani: nel mirino banche e industria delle armi
Kiev, 19 mar. (Adnkronos) - "Sono attualmente in corso operazioni di soccorso a Odessa in seguito a un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche della città. 160mila persone sono al momento senza luce e riscaldamento". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che "ancora una volta, le strutture energetiche civili sono state colpite: da quasi tre anni, l'esercito russo utilizza senza sosta missili e droni d'attacco contro di esse".
"Proprio ieri - prosegue il post - dopo il famigerato incontro a Riad, è diventato chiaro che i rappresentanti russi stavano di nuovo mentendo, sostenendo di non prendere di mira il settore energetico ucraino. Eppure, quasi contemporaneamente, hanno lanciato un altro attacco, con droni che hanno colpito trasformatori elettrici. E questo durante l'inverno: di notte c'erano meno 6 gradi Celsius".
"Almeno 160.000 residenti di Odessa sono ora senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza elettricità o riscaldamento. Le squadre di riparazione stanno lavorando instancabilmente e tutti i servizi comunali sono impegnati. Sono grato a ogni soccorritore e a tutti coloro che aiutano le persone. Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione. Per amore della pace".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Si svolge oggi, alle 15, il Question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, risponde a una interrogazione sulle iniziative volte a salvaguardare la produzione nazionale di ortofrutta, attraverso un corretto equilibrio tra esigenze produttive e sicurezza alimentare.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde a interrogazioni sulle iniziative normative per limitare il ricorso alla custodia cautelare, anche nell'ottica della riduzione del sovraffollamento all'interno delle carceri; sulle iniziative in relazione alla situazione all'interno delle carceri, con particolare riferimento al sovraffollamento e al fenomeno dei suicidi; sulle tecnologie in uso alla polizia penitenziaria; sulle risorse finanziarie destinate al funzionamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del Gruppo operativo mobile e del Nucleo investigativo centrale e chiarimenti in ordine ad attività di intercettazione svolte da strutture finanziate dal ministero della Giustizia.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte ad arginare i fenomeni di sfruttamento lavorativo nell'ambito delle filiere del made in Italy; sullo sviluppo dell'industria aerospaziale italiana; sulle iniziative volte a salvaguardare la continuità produttiva degli stabilimenti liguri della Piaggio aerospace e i relativi livelli occupazionali, con riferimento alla procedura di cessione all'azienda turca Baykar; sulle iniziative a sostegno della produzione industriale nazionale a tutela dei livelli occupazionali, nonché per stimolare la crescita economica e rafforzare la competitività; sull'adozione del Libro bianco sulla nuova strategia italiana di politica industriale.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, unitamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Gruppo Operativo Regionale Antifrode - Gora), hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Termini Imerese (su richiesta della Procura termitana), con cui è stato disposto il sequestro preventivo di 10 complessi aziendali, nonché di beni e di disponibilità finanziarie per oltre 15 milioni di euro nei confronti di 13 soggetti (anche per equivalente). Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria di Palermo in co-delega con il citato Ufficio dell’A.D.M., hanno consentito di ricostruire l’operatività di un’associazione per delinquere attiva nelle province di Palermo, Agrigento e Catania e dedita alla commissione di illeciti tributari, con particolare riferimento alla commercializzazione di prodotti energetici sottoposti ad aliquota agevolata (c.d. “gasolio agricolo”).
Secondo la ricostruzione compiuta, la frode avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di prodotto petrolifero e sarebbe stata perpetrata attraverso l’utilizzo strumentale di operatori economici del settore e la predisposizione di documentazione mendace. Più nel dettaglio, diversi depositi commerciali riconducibili ai vertici del sodalizio criminale avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto DAS fittizi al fine di documentare cartolarmente la vendita di carburante a “società di comodo” o aziende del tutto ignare di quanto avveniva, mentre lo stesso, in realtà, veniva ceduto “in nero” a soggetti terzi non aventi titolo a riceverlo. Il che consentiva a questi ultimi di praticare prezzi fortemente concorrenziali a discapito degli altri operatori del settore.
Il descritto sistema di frode - come accertato all’esito di indagini tecniche, servizi di riscontro su strada e mirate attività ispettive - avrebbe garantito un significativo abbattimento dell’I.V.A. e delle Accise dovute, oltre che delle imposte dirette, generando un’evasione d’imposta, e un conseguente danno alle casse dello Stato, pari a 15.231.376,80 euro. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, irregolarità nella loro circolazione e illeciti di natura tributaria.
Abu Dhabi, 19 feb. (Adnkronos) - Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato negli Emirati Arabi Uniti, ultima tappa del suo primo tour in Medio Oriente, dopo i colloqui di ieri con i funzionari russi a Riad. Rubio incontrerà ad Abu Dhabi il presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed Al Nahyan e il ministro degli Esteri Abdullah bin Zayed Al Nahyan.
La visita di Rubio negli Emirati Arabi Uniti precede il vertice di venerdì in Arabia Saudita dei sei Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo, nonché di Egitto e Giordania, per rispondere al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Gaza del dopoguerra.
L'amministrazione Trump, che respinge qualsiasi ruolo futuro di Hamas nel devastato territorio palestinese, ha invitato i paesi arabi, fermamente contrari a qualsiasi spostamento dei palestinesi da Gaza, a proporre alternative al piano del presidente degli Stati Uniti.
Kiev, 19 feb. (Adnkronos) - Il massiccio attacco notturno con droni russi contro la città e l'oblast meridionale di Odessa ha ferito almeno quattro persone, tra cui un bambino. Lo ha riferito il governatore Oleh Kiper, secondo cui nell'attacco sono rimasti danneggiati una clinica pediatrica, un asilo, grattacieli e alcune automobili.
Tel Aviv, 19 feb. (Adnkronos) - I caccia israeliani hanno colpito depositi di armi appartenenti all'ex regime siriano di Bashar Assad a Sasa, nella Siria meridionale. Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.
Brasilia, 19 feb. (Adnkronos/Afp) - L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato incriminato per un presunto piano di "colpo di stato" volto a impedire il ritorno al potere del suo successore Lula dopo le elezioni del 2022. La procura ha dettagliato in un comunicato l'incriminazione dell'ex leader dell'estrema destra (2019-2022) e di altri 33 indagati "accusati di incitamento e compimento di atti contrari ai tre poteri e allo Stato di diritto democratico".
L'atto d'accusa è stato consegnato alla Corte Suprema, che ora dovrà decidere se processarlo. L'ex capo dello Stato è stato incriminato per presunti piani di "colpo di stato", "tentato tentativo di abolizione violenta dello stato di diritto democratico" e "organizzazione criminale armata". Se si aprisse un processo, Jair Bolsonaro rischierebbe una condanna da 12 a 40 anni di carcere.
Secondo l'accusa, questa presunta cospirazione "era guidata dal presidente Bolsonaro e dal suo candidato alla vicepresidenza Walter Braga Netto che, alleati con altri individui, civili e militari, hanno tentato di impedire, in modo coordinato, l'applicazione del risultato delle elezioni presidenziali del 2022".